
di Valsusa Report
Un’allerta sulla zona. Da poco la lotta per impedire un aereoporto sorpassato dalla necessità e dalla tecnica, ha vinto. Lo stato francese con a capo Emmanuel Macron ne ha decretato l’inutilità. L’aereoporto non si farà più in quella zona paludosa che ha conservato e mantenuto specie animali estimabili ed uniche. Nella zona si sono sviluppati anche metodi di vita partecipata, comunitaria dove persone di estrazioni diverse hanno preso residenza, hanno costruito.
L’illegalità va estirpata
La Francia a differenza di altri paesi, come ad esempio l’Italia, durante il rigido inverno non precede a sgomberi abitativi. La “tregua invernale” scade come tutti gli anni al 31 di marzo, da tre giorni è scaduta anche nella ZAD che ora senza l’ordinanza prefettizia di blocco sulla zona è preda della legalità. Tutto ciò che è ritenuto illegale dalle autorità può subire l’iter normale, lo sgombero.
Di seguito il richiamo degli abitanti:
ZAD di NDDL: ci impegniamo contro ogni espulsione
Per diverse settimane, siamo stati minacciati di espulsioni, che sono diventate imminenti mentre ci avviciniamo alla fine della pausa invernale.
Queste espulsioni potrebbero quindi aver luogo dall’inizio di aprile e nelle settimane successive. Anche se sono presentate come “parziali”, siamo e restiamo tutti determinati e uniti, a prescindere dalle nostre divergenze su alcuni punti, per impedire la loro esecuzione.
Per questo, ci impegniamo e chiamiamo a:
– difendere la ZAD, ciò che è stato costruito e vissuto qui, tutti i suoi habitat e tutti i suoi abitanti;
– partecipare al raduno annunciato alle 18h a Nantes di fronte alla prefettura il giorno in cui queste minacce si materializzeranno;
– ricostruire qualsiasi habitat distrutto;
– reagire con i mezzi necessari (blocchi, assemblee, azioni decentrate, ecc.)
Vari progetti si svolgeranno in questo periodo. Per maggiori informazioni visita il sito zad.nadir.org e ascolta Radio Klaxon (sul sito 107.7 o radioklaxon.antirep.net).
Invitiamo pertanto tutti coloro che sono solidali con la lotta contro l’aeroporto e il suo mondo e per un futuro comune nella ZAD di unirsi a noi e/o sostenerci con qualsiasi mezzo voi riteniate opportuno.
L’assemblea delle zone e degli occupanti della ZAD
Hanno abolito l’agricoltura intensiva, l’agricoltura industriale.
Durante tutti questi anni dentro la Zad si è formato un consiglio loro lo chiamano il Rassemblement, una forma organizzata di affini, una coalizione, che insieme ha gestito tutti i punti del vivere comune. Hanno creato esponenzialmente una visione critica dei governi e del sistema che li circonda hanno abolito l’agricoltura intensiva, l’agricoltura industriale. Hanno prediletto i rapporti umani tra le persone e la terra. Molti nella Zad ci sono, lavorano, vivono, ma non hanno regole se non le loro; quelle dei naturalisti, degli ecologisti e dei contadini.
Sarebbe positivo se coloro che minacciano di espellere a tutti i costi comincino a rispettare il diritto che pretendono di garantire.
Sono 14 le aree residenziali dello zad che sono oggetto di procedure di espulsione. Era stato detto nell’autunno del 2016, sostenuto dal Syndicat des Avocats de France, dal DAL e dall’Unione dei magistrati. Inoltre sono più di 60 le capanne sulla ZAD che non sono ancora state raggiunte da ordini di sfratto.
La legge francese è rigorosa su questo argomento: qualsiasi abitante di un luogo considerato come il suo alloggio principale, anche senza dovere o titolo, deve essere in grado di beneficiare di una procedura nominativa prima che un giudice decida la sua espulsione e che la prefettura possa quindi concedere l’assistenza della polizia per attuarla.
Si vedrà per adesso aprile è diventato un mese di allerta sulla ZAD di Notre Dames Des Landes.
V.R. 3.4.18