
di Redazione.
Martedì 22 dicembre scorso nel Consiglio Regionale del Piemonte il Presidente Sergio Chiamparino ha dichiarato, a seguito della sollecitazione dei consiglieri del M5S, che il comunicato, scritto in collaborazione con il sindaco Fassino, su Mario Virano, era rivolto a evidenziare che l’attività dell’architetto è stata svolta all’interesse pubblico, locale e nazionale. La società TELT è destinata alla gestione del tunnel e avrà quindi delle finalità di interesse economico in futuro. Per Chiamparino l’Autority, che ha contestato la nomina di Virano a Direttore di TELT, si basa su un “formalismo”. Se non vengono messi in discussione i criteri dell’autority che è intervenuta nella vicenda considerando non corretto il passaggio di incarichi per Mario Virano, sfugge “a una persona semplice”, afferma Chiamparino, per quale motivo debba sussistere un conflitto di interesse. Avendo egli gestito per dieci anni l’Osservatorio sulla linea Torino-Lione che predispone l’opera, per Chiamparino la sua nomina a Direttore di TELT, è una conseguenza “naturale” e non si comprende l’opposizione dell’Autority.
Di diverso parere la consigliera del M5S Francesca Frediani che ha ricordato al Presidente della Regione come l’Autority sia intervenuta sulla base di una legge ben precisa, Legge 215 del 2004, voluta dall’Europa, proprio a causa della facilità con la quale, sopra tutto in Italia, avvengano con facilità passaggi di incarichi che possono dar luogo a conflitti di interesse.
Mi sarei aspettata – ha sottolineato la Frediani, – da parte di Chiamparino, non un sostegno a Virano ma il sostegno alla Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che ha agito in conformità alla Legge. In palese violazione di questa, l’arch. Virano è passato, nello stesso giorno, dall’incarico di Presidente dell’Osservatorio a Direttore di TELT, mentre la Legge prevede un periodo di “vacanza” tra gli incarichi. L’autorità non emette sentenze e ci aspetteremmo un passo indietro da parte di Virano, ma sappiamo che non avverrà – ha rimarcato la consigliera che ha presentato l’esposto con il quale sono iniziate le indagini del Garante -. E’ piuttosto sconcertante che si sminuisca in questo modo l’autorità di un organo di controllo.
TELT, conclude la Frediani, è stata individuata anche come gestore della linea storica; quindi può attuare politiche sul transito delle merci con influenza sui costi del trasporto.
Se il Presidente Chiamparino ha dichiarato che nelle “menti semplici” non esisteva nessun conflitto di interessi per Virano, per Giorgio Bertola, l’altro consigliere del M5S intervenuto, questo conflitto era evidente al buon senso prima ancora che alla Legge e proprio in seguito all’approfondimento del M5S è nata la dichiarazione del Garante per la violazione dell’art. 2 comma 4 della legge 215 del 2004. Siamo quindi di fronte a un palese conflitto di interesse per il consigliere Bertola.