Vince la lotta dei Sioux: l’esercito blocca il Dakota Access pipeline

Vince la protesta dei nativi americani e degli attivisti ambientalisti. L'Usace, la United States Army Corps of Engineers, non concederà i permessi.

Si chiama Usace, l’acronimo della United States Army Corps of Engineers, la sezione dell’esercito americano che equivale al Genio militare. Hanno rotto gli indugi e rifiutato il permesso per il controverso progetto di oleodotto che doveva tagliare i territori indiani nel Dakota del Nord.

Si tratta di una vittoria per i nativi americani e per gli attivisti del clima. Hanno protestato contro il progetto per diversi mesi.

JIM BLOK, UN VETERANO, FOTO NEL VETERAN CAMP DI OCETI SAKOWIN DENOMINATO “WATER PROTECTORS” REUTERS/Stephanie Keith

“L’esercito non concederà una servitù per attraversare il Lago Oahe nel luogo proposto dalla Energy Transfer Partners LP“. Questa la dichiarazione del portavoce dell’Esercito.

Bloccato per ora il progetto da 3.8 miliardi di dollari che avrebbe distrutto ambiente e tradizioni dei Sioux, contaminando l’acqua e danneggiando le terre tribali sacre. La protesta in questi mesi ha raccolto il sostegno di migliaia di persone.

FORT YATES, NORTH DAKOTA, U.S. December 3, 2016. REUTERS/Stephanie Keith
FORT YATES, NORTH DAKOTA, U.S. December 3, 2016. REUTERS/Stephanie Keith

Adesso è allo studio un percorso diverso che non leda ambiente e tradizioni, e non rappresenti un’offesa nei confronti dei nativi americani.

Cliccate sulla mappa in basso per vedere la storia dell’oleodotto: The Conflicts Along 1,172 Miles of the Dakota Access Pipeline

da Globalist del 04.12.16