Valle Stretta Pro Natura chiede chiarimenti su sversamenti (Video)

Valle Stretta è una bellezza unica, negli ultimi mesi qualcuno ha provveduto a distendere un manto di triturato di asfalto sulla strada all'interno della Valle. Pro Natura interroga le istituzioni preposte ai controlli.

Di Franco Trivero (Presidente Pro Natura Alta Val Susa)

Con una lettera del 19 Ottobre scorso, Franco Trivero ha chiesto chiarimenti sullo sversamento di materiale bitumoso di risulta sulle strade della Valle Stretta. Il materiale non risulterebbe a norma. Riportiamo il contenuto della lettera (per gentile concessione dell’autore) che è stata indirizzata ai seguenti organi:

Comune di Névache, Comune di Bardonecchia ,Departement Des Hautes Alpes, Consorzio Forestale AVS, Carabinieri Corpo Forestale dello Stato (sede di Bardonecchia)


Rilevato che nell’arco del periodo estivo non si è fatto seguito al progetto di mobilità sostenibile avviato nell’estate 2018, e che si è tornati alla situazione di degrado precedente (se non addirittura in forma peggiorativa).

Rilevato inoltre che, nonostante si sia già largamente asfaltato negli anni precedenti la strada di accesso, si è provveduto nuovamente ad un’asfaltatura che ha ampliato, in alcuni punti di circa 2 metri la larghezza della stessa, innalzando inoltre il manto stradale di circa trenta centimetri.

Pro Natura Alta ValSusa interroga le autorità competenti con i seguenti quesiti:

• Quali sono i motivi che hanno portato all’interruzione totale del progetto di mobilità sostenibile in Valle Stretta da parte delle Amministrazioni Comunali di Bardonecchia e di Névache?

• Quali sono le motivazioni della nuova completa asfaltatura e ampliamento della strada di Valle Stretta?

• È stata verificata la corretta gestione dei processi di trasformazione del fresato d’asfalto per il corretto utilizzo come prevede il D.L.vo 152/2006?

• Quanto materiale è stato utilizzato, da chi è stato fornito e con quali procedure formali di affido pubblico?

• Come è stato effettuato il trasporto del suddetto materiale, sia sul territorio Italiano che su quello Francese, riguardo a mezzi ed autorizzazioni, tenuto conto della eventuale pericolosità?

• A quanto ammontano le somme spese per i suddetti lavori, posto che avrebbero potuto essere virtuosamente impiegate per proseguire il progetto di mobilità sostenibile?

Considerato che la realtà naturalistica della Valle Stretta è soggetta alle prescrizioni e alle salvaguardie della Rete Europea Natura 2000 (Siti di Importanza Comunitaria), chiediamo se le Amministrazioni Comunali coinvolte siano pronte a rispondere ad un’eventuale richiesta di valutazione di incidenza, così come previsto dai regolamenti dell’Unione Europea.

Manifestiamo infine la legittima preoccupazione che un alto numero di cantieri stradali in Valle porti, per la rilevante quantità di materiale di scarto prodotto, ad un anomalo smaltimento, proprio con lo stoccaggio nel rifacimento delle strade di alta quota, ove invece sarebbe sufficiente, nel rispetto della salvaguardia ambientale, un attento ripristino conservativo. 

Franco Trivero