
di Massimo Bonato
La notizia, «Le Monde» deve prenderla dall’edizione del 21 maggio del «Canard enchaîné», settimanale satirico, perché effettivamente ha del risibile. La storia del treno folle titolerà il settimanale.
La società ferroviaria francese Sncf ha infatti deciso cinque anni or sono di investire nel rammodernamento dei convogli regionali (TER), con l’acquisto di circa mille treni nuovi fiammanti. La favolosa commessa di 15 mld di euro è passata per gli stabilimenti della Alstom e della canadese Bombardier, e ora i treni sono pronti. Problema: sono 20 centimetri più larghi dei trentennali convogli che dovrebbero sostituire.
Molto più comodi per i viaggiatori, a detta di Sncf, che si è trovata a dover convincere la società Rff (che gestisce rete e stazioni) a raboter – piallare! – le pensiline di qualcosa come 300 stazioni, la cui pavimentazione sborda, non permettendo il passaggio dei nuovi fiammanti treni regionali. Un lavoretto che costerà attorno agli 80 mln di euro.
M.B. 20.05.14