Sono partiti da Roma lo scorso 21 agosto e oggi sono arrivati in Valle di Susa. Con la loro bicicletta con il carrello, con il monopattino, con il dolcissimo cane Deva. E con una grande bandiera svolazzante, bianca e rossa No Tav, un programma davvero anche questo per chi ha scelto un viaggio alternativo, innamorato della lentezza, capace sola di allacciare legami, stupire per i paesaggi, far scoprire le cose.
Umani davvero Michel Diaz Guarin ed Emiliano Martino, musicisti e artisti, persone dalla maggiore sensibilità che stanno affrontando con serenità e gioia questo viaggio di scoperta attraverso l’Europa, da Roma alla Germania, sempre pedalando, sempre spingendo sul monopattino, con la Deva un poco al seguito e un poco comodamente arrotolata sul grande cuscinone dietro la bici.
Quasi tutta l’attrezzatura l’hanno assemblata con materiali di recupero, l’energia utilizzata è quella solare, il loro è un viaggio il più possibile a impatto zero e ogni giorno è una scoperta, dove è possibile utilizzare anche il baratto, usufruendo poi per dormire di strutture a basso costo o di luoghi amici.
Amici. Certamente lo sono già di qualche No Tav valsusino, questo dallo scorso luglio, quando Paolo ed Eugenio scesero nella capitale per portare il tronchetto della Clarea alla Camera, al Senato e al Quirinale e Michel ed Emiliano, grillini doc, per tutto il giorno li hanno accompagnati e aiutati con il carrello e il monopattino nella zona a traffico limitato. E sicuramente diverranno amici di molti altri in questa valle, nel loro lento pedalare attraverso i paesi, nel loro inerpicarsi sulle salite.
“Questa valle è bellissima, noi che la vediamo per la prima volta ne siamo affascinati… Ma come si fa a immaginare a una grande opera come quella del Tav che verrà a ricoprire di cemento, a cancellare luoghi irripetibili?… una follia” Così hanno ripetuto più volte oggi i due amici viaggiatori alzando gli occhi alle montagne, alla Sacra, ai percorsi come quello della ferrata che giunge fino ai piedi della millenaria abbazia… Sguardi, i loro, attenti ai piccoli particolari, ai suoni impercettibili che attraverso il tempo ancora rimangono aggrappati ai boschi, alle alte montagne.
Certamente di questi luoghi alcune cose le narreranno nel loro sito che invitiamo tutti i potenziali viaggiatori delle gambe e del desiderio a visitare. Basta un piccolo clic su www.gaiagroove.it e il viaggio con loro anche per noi può iniziare…
Gabriella Tittonel
17 settembre 2013