Tumori in Italia, la prevenzione passa dalla prevenzione

La prevenzione per i tumori passa anche attraverso una corretta informazione sulle zone inquinate dalla malavita ma il cittadino è tenuto all'oscuro

di Valsusa Report.

Il pentito campano che fece tremare gli studi televisivi da Santoro, spiegò bene come nella terra dei fuochi il malaffare, di cui ne era capo, interrò milioni di tonnellate di rifiuti speciali e radioattivi. La popolazione inerte e disinformata lì muore ancora oggi. Si sa anche degli scarichi a mare con le quali  le delinquenze nostrane prolificano e si arricchiscono. Di ieri l’ultima delle notizie d’interramento di scorie radioattive; un pentito racconta come venti anni fa fece i soldi nel cosentino, a Lattarico. L’avvocato Cipriano Chianese affiliato al gruppo dei casalesi, secondo il collaboratore di giustizia Mattia Pullicanò, fece seppellire in contrada Regina rifiuti di natura ‘sospetta’, le indagini sono in corso.

Ma ci sono state anche le lavorazioni pericolose; chi non ricorda la Acna di Cengio, inquinamento oltre i limiti tali da rendere il fiume una cloaca pericolosa a cielo aperto? A Saluggia lo straripamento del fiume innondò i depositi nucleari delle scorie radioattive infilandosi nelle falde acquifere li vicino, fatti ancora da dimostrare, i governi stanno investigando, un po di tempo! suvvia. Ma anche l’Eternit oramai al giudizio finale. E poi le Grandi Opere dove al Terzo Valico escono sacconi di amianto e in Valsusa la montagna è uranifera.

Insomma morire di tumori è molto più facile di quello che sembra, benché non si fumi, non si usino droghe o alcool, e si faccia una vita sana con  camminate e alimentazione corretta, perché si può sempre incappare in un terreno radioattivo; bere dissetandosi a una fonte inquinata o cogliere qualche ciliegia tossica. Come porre rimedio? Sicuramente l’informazione dovrebbe essere tale da indicarci le zone che risultano inquinate secondo le indagini delle procure. Una mappa, ad esempio, una segnalazione, basterebbe per evitare di portare i nostri figli a fare il bagno in zone inquinate. Non si può dire, per assurdo, che magari evitando di contaminarsi si farebbe prevenzione? Per qualcuno è allarmismo!, e poi l’economia sommersa che fine farebbe?

Il deputato Paolo Parentela ha depositato un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Ambiente, in seguito alle affermazioni del pentito Mattia Pulicanò apparse sulla stampa, ” a distanza di sei mesi non siamo neanche riusciti a conoscere i risultati delle indagini conoscitive condotte attraverso un elicottero sui cieli della Calabria, che sarebbero dovuti essere pubblici entro fine febbraio”.

V.R. 5.8.15