
Di Valsusa Report
Una darsena dove vengono “riforniti” i sommergibili a propulsione nucleare. Barrow-in-Furness è una città del Regno Unito di circa 60.000 abitanti, situata nella contea inglese della Cumbria, sulla penisola di Furness, mar d’Irlanda.
Qui abbiamo la presenza della ferrovia e, verso la fine del XIX secolo la nascita di un’importante industria siderurgica. Tuttora attiva, è l’industria navale: a Barrow si trova il più grande cantiere navale del Regno Unito, il quale è anche l’unico deputato alla costruzione di sommergibili. Nel 1959 viene costruito il primo sommergibile nucleare del Regno Unito. Nel 2004 almeno 21 raccoglitori di telline cinesi muoiono nella vicina baia di Morecambe, nel 2006 il consiglio di Barrow viene multato per 125. 000 sterline per la violazione delle leggi sanitarie che hanno causato 7 morti in 172 casi di Legionella. Il consiglio comunale viene, per la prima volta nel Regno Unito, processato per strage in relazione al fatto, ma viene dichiarato non colpevole. E’ qui che la il trasporto ha avuto termine.
La “Pacific Egret” trasportava materiale pericoloso, le istituzioni spezzine lo hanno ammesso solo in seguito. Ammettono il tipo di materiale caricato ed anche la presenza della nave. Un fatto gravissimo, per l’ incolumità di tutti i cittadini, nel caso di un malaugurato incidente.
Va segnalato che l’ Italia, di materiale radioattivo nelle vecchie ed inutilizzate centrali nucleari, ha i depositi pieni. Con i politici di oggi, il business dei viaggi dell’uranio impoverito diventa reale, qualcosa come oltre 300 miliardi di euro da spendere per trasporti nucleari e la Valle di Susa è nel centro di questi trasporti che frammezzati con quelli via mare sono continui.
Andiamo nello specifico per capire il giro dei contanti. Tutti sanno che settore dei viaggi marittimi bisogna affidarsi alla Pacific Trasporti Nucleare Limited, è il trasportatore più esperto al mondo di carichi nucleari. Dal 1975 ha completato con successo oltre 170 spedizioni di combustibile nucleare usato, scorie altamente radioattive vetrificate, ossidi misti (MOX) e il plutonio.
La PNTL gestisce anche una flotta di 4 navi: la Pacific Egret, Pacific Heron ed un piccolo roro l’Atlantic Osprey che hanno coperto più di 2,5 milioni di miglia. I numeri dei trasporti sono oltre 2.000 i barili di materiale nucleare. La PNTL è una società controllata da International Services Nuclear, la sua flotta è gestita da Serco (UK), è di proprietà di Servizi nucleare internazionale, della Areva e alcune imprese nucleari giapponesi.
Areva (ex Cogema) la conosciamo già, è una multinazionale francese che opera nel campo dell’energia, specialmente quella nucleare. Lo stato francese possiede più del 90% del capitale azionario, questa ditta si è occupata dei trasporti transitati in Val di Susa, tratta e ricicla il combustibile esaurito proveniente da nostre centrali nucleari. Per poterlo fare, nel mese di aprile 2007, la società italiana SOGIN ha siglato un contratto con AREVA. Questo accordo riguarda il riciclaggio di 235 tonnellate provenienti da tre centrali nucleari in Italia.
Il trasporto del combustibile esaurito all’impianto di AREVA di La Hague è iniziato nel 2007. Dopo riciclaggio, i rifiuti finali ritornato in Italia entro il 31 dicembre, 2025.
Come produciamo questo bussines e relative scorie da trasportare?. Con un procedimento di fissione nucleare che produce materiali ad elevata radioattività. Sono pastiglie di combustibile esaurito (uranio, plutonio ed altri radioelementi) che vengono estratte dal reattore per essere sostituite. Inoltre i prodotti di fissione, emettendo delle radiazioni penetranti, sono molto radiotossici e richiedono dunque precauzioni nel trattamento di smaltimento. I prodotti di fissione rappresentano una piccola percentuale del combustibile esaurito, che per circa il 95% è ancora di composti dell’uranio (U-238). La radioattività degli elementi estratti ha tempi di decadimento che variano a seconda dell’elemento oscillando da pochi giorni a centinaia di migliaia o milioni di anni.
VR (14/03/14)