
di Valsusa Report.
Da questa mattina i proprietari terrieri e gli oppositori alla Grande Opera chiamata Terzo Valico, si sono radunati ad Arquata sullo Scrivia. Hanno piazzato delle tende e dall’alba intorno alle 6 si sono messi di traverso in questa giornata dichiarata dal Cociv per gli espropri. Espropri che riguardano anche il terreno dove sorge lo storico presidio del Movimento No Tav – Terzo Valico. Dalla Valsusa sono partiti con i pulman e resteranno lì fino a tarda sera, l’intenzione è quella di far passare la mezzanotte, in modo che l’esproprio non sarà più eseguibile.
Ci avevano provato già il 30 luglio di quest’anno, sembrava tutto tranquillo, quando ad un certo punto le squadre antisommossa hanno caricato con lancio di cs sconfinando anche in proprietà private degli attivisti, cariche e spintoni in profondità a spazzare via l’opposizione, questa volta i numeri sono differenti, all’appuntamento vi sono centinaia di persone dei vari movimenti contro le brutalità ambientali.
Dovevano essere due gli espropri, uno appunto il terreno del presidio e l’altro il terreno di un attivista come dichiarato dal sito No Tav – Terzo Valico ” il terreno del “nostro” Sandro, recentemente scomparso, non ci sarà. Purtroppo i suoi eredi hanno deciso di accordarsi col Cociv accettando l’offerta che il consorzio gli ha rivolto per concludere l’esproprio con trattativa privata.
La giornata sarà ancora lunga e favoriremo gli aggiornamenti.
Ore 14, l’arrivo degli operai era previsto per le 9 di mattina, ma i No Tav Terzo Valico, rinviano l’esproprio. Giornata di blocchi al cantiere di Arquata, in tre punti con l’andare del tempo si sono posizionati gazebi e materiale che impediscono all’azienda Cociv di lavorare. Bloccando il cantiere di Radimero, ma anche quelli di Voltaggio e Liberna, dove era diretto del materiale trasportato dai camion, il fronte del presidio si è allungato.
Ne parliamo con Guido Fissore:
V.R. 10.09.14