
di Massimo Bonato e Fabrizio Salmoni
Si è risolta anche oggi in fretta la seconda udienza del processo ai No Tav nell’aula bunker delle Vallette. Giusto il tempo di permettere la costituzione delle parti civili e verificare che, per mancanza di fotocopie sufficienti, le difese non avrebbero avuto il tempo di acquisire i dettagli. Ltf si costituisce con l’avvocato Mittone, tradizionale difensore dei potenti. Presidenza del Consiglio e tre ministeri (Interno, Difesa, Tesoro) hanno portato in aula il paradosso della rivalsa economica sugli imputati sostanzialmente per aver procurato una brutta immagine dell’Italia all’estero (più di un milione di euro in totale). Non importa che nel nostro paese si arresti o si inquisisca un politico e/o un bancario al giorno: la brutta figura in Europa si fa con le proteste contro la Torino-Lione. Con questo si definiscono le linee di un processo tutto politico che tuttavia procederà con meno speditezza del previsto per la carenza di aule di giudizio. Infatti, malgrado quanto preannunciato, in data 6 Febbraio il Presidente della Corte d’Appello negava alla Quinta sezione la disponibilità delle aule del Tribunale ordinario. Così si rimarrà in aula bunker per le prossime 10 udienze stabilite nelle seguenti date: 8 e 14 Marzo, 10 e 31 Maggio, 7,14 e 21 Giugno, 5,12 e 19 Luglio. Nove udienze meno del previsto e quindi più respiro per il processo e la difesa. Purtroppo rimane l’aula bunker. Solo quattro gli imputati presenti.
Attorno alle nove si sono radunate in piazza Castello prima decine e poi almeno un centinaio di persone, dando vita a un presidio di solidarietà agli imputati – il SanValentiNOTAV. Montati i banchetti con materiale informativo e pannelli fotografici, sono stati distribuiti volantini ai passanti, a chi si fermava per dialogare e approfondire. Sono poi giunti al presidio, unendosi ai già presenti, gli imputati provenienti dall’aula bunker, che hanno fatto il punto della situazione, informando di quanto era avvenuto in tribunale la mattina. Per le 17.30 è prevista una passeggiata in centro, che profittando del clima carnevalesco, dimostrerà ai torinesi che cosa significa doversi spostare con maschere antigas indossate. (M.B, F.S. 14.2.2013)