Tav Verona, manifestazione al Vinitaly e nuovo fronte a Vicenza

"Il Lugana non si tocca" eccheggia da Brescia, a Verona i No Tav si presentano compatti e un nuovo fronte nasce a Vicenza dove sotto la spinta del referendum in molti si oppongono.

di Valsusa Report

Una domenica voluta e passata al Vinitaly per protestare contro il progetto Tav, i comitati della tratta Brescia-Verona hanno fatto comparsa a Verona con striscioni riportanti la richiesta di salvaguardia del Lugana, il prezioso vino che crea un indottovinitaly-verona favorevole anche in questi anni di crisi, la tratta metterebbe a dura prova la continuazione di questa produzione così pregiata. Qui il video

La divisione tra i sindaci del bresciano pare sulla direttrice dei partiti infatti ecceggiano nel salone di Broletto le diverse posizioni, l’assessore Stefania Mosconi per il Traffico di Montichiari, porta il parere del Comune a favore del progetto attuale, e parla di “straordinaria opportunità che deve vederci uniti per fare sistema e valorizzare anche l’aeroporto a beneficio di un bacino di riferimento anche per Mantova, Cremona e Bergamo”. Di diverso avviso sono a Desenzano dove il parere negativo sul progetto è diventato granitico dalla manifestazione, in Peschiera del Garda, che vide oltre ai sindaci sfavorevoli, anche i Frati del convento intorno a cui dovrebbero sorgere i cantieri, dice il sindaco Rosa Leso al quotidiano Brescia oggi: “siamo entrati nel merito senza ideologismi”. Dunque si son fatti parte attiva con tutti i Comuni da Calcinato a Sona per evidenziare le criticità e difendere le viti e il turismo del Garda.

Anche le dimissioni dell’ex Ministro Lupi mettono così scompiglio nelle decisioni, soprattutto per la conoscenza del report della Conferenza dei servizi del 6 novembre scorso, non ancora riuscita a leggersi. Uno scenario già visto in Val di Susa con il famoso libro 8 costi-benefici, uscito solo a cantiere della Maddalena di Chiomonte già iniziato, e vogliamo ricordare un cantiere che come riportato dall’Avv. Bongiovanni sarebbe risultato abusivo nel suo insediamento (qui l’articolo tecnico).

no-tav-veronaMa un fronte più ampio sta sorgendo anche a Vicenza dove la raccolta delle firme per chiedere un referendum sta riscotendo successo, nella lettera aperta, recapitata nei giorni scorsi ai consiglieri comunali di Vicenza si esprime “forte dissenso sull’attuale progetto ferroviario Tav/Ac”, ed ancora il titolo del referendum toglie ogni dubbio “sono 6 miliardi di euro assolutamente spesi male”. Un progetto che dopo la distruzione della stazione già esistente a Campo Marzio, vedrebbe il nascere di altre due vicine per la linea AV. (Qui Vicenza referendum)

Torna così in mente il titolo “sistema”, proprio un sistema di corruzione che non guarda in faccia nessuno, e se gli inquirenti riusciranno a dimostrare le accuse, per l’alta velocità sarà dura riuscire a passare, appunto come rilevato dalle intercettazioni la paura più grande di costoro sono i proprietari di casa, cioè se il popolo si mette di traverso.

V.R. 24.3.15