TAV – Oggi come allora

Siamo lontani da quel 2005 che ha fatto la storia del movimento NOTAV, alcuni di noi c’erano, alcuni si sono aggiunti strada facendo; i politici sono cambiati i tecnici no anche le Ff.Oo si sono avvicendate alla guidaimages dei plotoni, proprio in redazione con i Valsusini ci si confrontava sugli avvenimenti e sulle linee future da tenere, negli ultimi tempi molti fatti sono accaduti, spiacevoli e non, abbiamo cercato di incolonnarli, metterli di seguito con un filo logico di avvenimenti – allora siamo andati indietro nel tempo crediamo che la data da cui si inizia sia molto più lontana di quel 2005 noi partiamo dal Seghino e Mompantero per passare a Venaus ed approdare neglicultimi anni alla Maddalena di Chiomonte ed allora facciamo una scoperta che vorremmo condividere con i nostri lettori.

Dalla cronaca del Movimento NOTAV: – Era il 31 ottobre 2005 Ltf deve per la prima volta espropriare tre terreni in alcune località sopra Mompantero [….] alle 6,30 il ritrovo lanciato dalla comunità montana è al cimitero di Mompantero, alla salita  per Urbiano; i comitati, invece, che la domenica pomeriggio organizzano una “merenda sinoira” in centro al paese, invitano a presidiare lo svincolo sopra il ponte del Seghino [….] Le forze dell’ordine dichiarano di dover passare , nella lunga colonna di mezzi è presente anche una draga che ha il compito di rimuovere le barricate, gli amministratori dal canto loro dichiarano la volontà di resistenza, i presidianti si schierano incordonati e in blocco dichiarano altrettanto. I dirigenti della questura elencano i reati che si stanno per commettere ma ciò non ha l’effetto desiderato, iniziaseghino la battaglia [….] Nel confronto due ragazzi sono stati presi dalle forze dell’ordine, malmenati e portati alla caserma di Susa per essere denunciati. La notizia è giunta al presidio di Mompantero, che si organizza per non far passare la macchina che li dovrebbe trasportare in caserma, l’opposizione al passaggio genera una carica a cui i presidianti resistono con determinazione [….] Al ponte la situazione di stallo, continua ad arrivare gente che porta notizie e rifornimenti la Valle è in mobilitazione totale, alcune fabbriche sono in sciopero, alcuni negozi chiudono per accorrere ad Urbiano, le stazioni di Bussoleno e Borgone sono bloccate il traffico internazionale è interrotto […] Arrivati a Mompantero è festa, gli eroi del Seghino vengono accolti da applausi e urla di gioia, la pioggia condisce il momento. Il movimento ha vinto non sono passati.” da “NO TAV: La Valle che resiste”.

Le notizie riportate per chi non c’era sono state: da Repubblica del (31 ottobre 2005):  Protestano i “No Tav” della Val di Susa e riescono a fermare (almeno per oggi) i sondaggi sui terreni alle pendici del Roccia Melone propedeutici ai cantieri dell’alta velocità ferroviaria. […..] Scontri e denunce per violenza a pubblico ufficiale. In serata i manifestanti hanno    lasciato spontaneamente i presidi in valle Susa, ma la Polizia ha ripreso il controllo della zona e, in serata, i campi dove i tecnici dovranno eseguire i sondaggi del terreno sono stati recintati e protetti da un cordone di uomini delle forze dell’ordine. […..] Gli ultimi scontri si sono verificati attorno alle 17.30, a Mompantero, tra le forze dell’ordine e il presidio insediato più a valle, in località Urbiano. Una quindicina di blindati ha cercato di farsi strada tra la folla, poi è ritornata la calma: i manifestanti hanno sciolto i blocchi ma intorno alla zona, in serata, sono ritornati i blindati che presiederanno l’area tutta la notte e i giorni prossimi per evitare altri blocchi dei No Tav. […..] Il bilancio della giornata è di una decina di manifestanti denunciati per resistenza e violenza a pubblico ufficiale (ma il numero potrebbe raddoppiare), e sette persone portate in ospedale, a Susa. Non sono gravi e la maggioranza è stata dimessa dopo le medicazioni del caso.
Vengono date notizie di ritrovamenti il 5 novembre 2005:   all’una di notte, sulla statale 25 del Moncenisio tra Susa e Giaglione (provincia di Torino), grpasseggeriazie a una segnalazione telefonica anonima viene trovato un candelotto contenente 200 grammi di esplosivo da cava sistemato in un contenitore da videocassetta: l’ordigno è privo di innesco e dunque innocuo, secondo gli inquirenti si tratta di un gesto dimostrativo legato alla forte tensione che esiste nella zona contro la progettata linea ad alta velocità Torino-Lione.

Ed ancora dalle cronache del MovimentoNOTAV in quell’8 dicembre 2005:  E’ chiaro quello che si andrà a fare, con l’astuzia, la determinazione che contraddistingue ormai il movimento bisogna provarci. Il giorno prima i preparativi sono stati frenetici, un commerciante di Rivoli che affitta e ripara generatori di corrente è un no tav convinto, e siccome siamo spesso da lui si dice disposto a donare per la causa un container per rifare il presidio, la nostra base di partenza per ri-insediarci a Venaus. [….] ai passeggeri continua il fronteggiamento ma inizia a filtrare gente dai lati delle forze dell’ordine che ormai allo sbaraglio si aprono sconfitte […..] Sono migliaia i no tav che sono già al cantiere, l’area è recintata a ferro di cavallo, il prato su cui si sono costruiti i giorni meravigliosi di resistenza sono circondati da quella rete rossa che vilmente i tecnici di CMC, passamontagna calato sul volto, protetti dalla polizia la notte del blitz hanno piantato nel tervenausreno. I manifestanti si dispongono tutt’intorno alla rete, […..] la rete cade sotto i  piedi di chi si va a riprendere la propria terra, capeggiati da una bandiera issata i no tav si dirigono al cantiere con la polizia che indietreggia chiudendosi a testuggine. Le reti sono divelte, prese a calci persino dai bambini, la rete arancione è sequestrata e servirà poi a comporre scritte no tav sui prati antistanti.[….]

Le notizie riportate per chi non c’era sono state da Repubblica (8 dicembre 2005) e (17 Dicembre): –  Una giornata di tensione, insomma, che il ministro dell’Interno Giuseppe Pisanu, con una nota diffusa dal Viminale bolla come “opera di un migliaio di estremisti”, esponenti del movimento antagonista che sarebbero giunti da tutta Italia. E poi ci sono i “gravi danni” al cantiere- quello per i sondaggi preliminari – segnalati dal questore di Torino, Rodolfo Poli, che mette l’accento sui “macchinari sfasciati e le attrezzature devastate”.  [….] Per il Viminale. Incidenti provocati “da un migliaio di antagonisti” ….. dopo una manifestazianarco insurrezionalista2one scandita da incidenti con le forze dell’ordine. Nel conto ufficiale dei feriti e dei contusi compaiono 17 tra agenti di polizia e carabinieri, un fotografo e una mezza dozzina di manifestanti, tra cui Nicoletta Dosio, militante di Rifondazione Comunista, colpita al volto. [….] Gli scontri. La giornata comincia a Susa, da dove il popolo No Tav della valle (trentamila per le forze dell’ordine, cinquantamila per i dimostranti) con l’aggiunta di giovani dei centri sociali di Piemonte, Lombardia, Puglia e Veneto, comincia a risalire la statale del Moncenisio [….] Al bivio per Venaus il corteo trova un cordone di polizia e carabinieri, e quando un gruppo di autonomi cerca di sfondare con bastoni e lancio di oggetti, si scatenano i primi tafferugli. [….] nonostante gli inviti alla calma degli stessi dimostranti, prendono a bersagliare con sassi e bottiglie gli agenti, che arretrano in un angolo limitandosi a reagire con un paio di lacrimogeni […..]  Ma alla sera i No Tav valsusini decidono di lasciare il campo e di tornare a Susa, non senza qualche scaramuccia verbale con gli elementi più oltranzisti dei centri sociali che vorrebbero rimanere. [….] Per il ministero dell’Interno “i gravi incidenti registrati oggi in Val di Susa, durante la manifestazione di protesta contro la Tav, sono dovuti “esclusivamente a gruppi dell’estrema sinistra, dell’area antagonista e di quella anarco-insurrezionalista, giunti da varie città italiane con il deliberato proposito di creare disordini”. Gli amministratori piemontesi condannano le violenze, e il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, sottolinea: “Gli abitanti, i loro rappresentanti e anche i p8 dic venausartiti no Tav devono fare di tutto per isolare questi estremisti che cercano lo scontro”, esprimendo solidarietà alle forze dell’ordine e parlando di “gruppi antagonisti non isolati a sufficienza dai valsusini”. Chiamparino propone anche di annullare il corteo dei No Tav fissato nel capoluogo piemontese il 17 dicembre.[…] e ancora da Repubblica di VERA SCHIAVAZZI (17 dicembre 2005):  oggi, la gente dell’anti Tav ha ricevuto anche il plauso del ministro degli Interni, Giuseppe Pisanu che, nelle scorse settimane non aveva nascosto le sue preoccupazioni per possibili “infiltrazioni eversive”: “Il merito – afferma il responsabile del Viminale – è certamente dei manifestanti, ma anche delle forze di polizia, che hanno operato con la consueta professionalità, e del servizio d’ordine, che questa volta è riuscito a neutralizzare i malintenzionati”.

Si potrebbe andare avanti per molto noi abbiamo  voluto riportare qui i fatti visti di due schieramenti, i dati fin qui evidenziati danno bene il quadro di quei tempi, leggendo gli scritti di allora ci siamo sbalorditi nel notare le date, allora vi proponiamo un esperimento, mentalmente cancellare le date rileggete pensando agli anni  2011, 2012, 2013, cambiate i luoghi mettete  cantiere di Chiomonte, e fate bene attenzione al linguaggio usato nelle descrizioni.

buona lettura.