Tav & Mugello: arrivano le condanne penali

Arriva la mannaia della giustizia sui danni ambientali causati nel Mugello per la costruzione della TAV

di Davide Amerio                               

Il ministro Lupi viaggia a destra e a manca per raccontare che la Tav si farà in Val di Susa, Renzi tace (dovrà ancora decidere con quale scusa giustificare l’ennesimo cambio di rotta a 180° rispetto alle promesse elettorali); appelli giungono da Firenze per impedire la costruzione dei tunnel sotto Firenze e Moretti (AD Trenitalia) non manca di regalarci le sue perle minacciando di andarsene dall’Italia se gli diminuiscono il lauto stipendio (nel qual caso ce ne faremo una ragione…).

Mentre il governo gioca con il Tav arrivano le sentenze dai tribunali di appello per i disastri ambientali causati nel Mugello: i vertici del consorzio Cravet (General Contractor) che fa capo ad Impregilio hanno subito pesanti condanne per i lavori della linea ferroviaria Tav Firenze-Bologna.

I reati contestati riguardano sopratutto lo smaltimento delle terre di scavo e dei rifiuti con l’obbligo di bonificare i terreni inquinati.

Il sito LINKIESTA riepiloga gli eventi(e i disastri creati) in queste righe:

Settantatré chilometri di binari tracciati sotto gli Appennini, tra Firenze e Bologna. Diciassette anni di lavori, 57 chilometri di fiumi seccati, 37 sorgenti prosciugate e 5 acquedotti fuori uso, molti Comuni per anni costretti a rifornirsi dalle autobotti, oggi con le pompe. Secondo la Procura di Firenze danni per 741 milioni di euro. Il 3 marzo 2009, dopo 100 udienze e quando l’opera non era stata ancora ultimata, il primo grado del processo penale si è concluso con la condanna di 27 persone per reati ambientali, pene comprese fra 5 anni di reclusione e 3 mesi di arresto. Tredici dei 27 condannati sono dirigenti, ingegneri e tecnici del Consorzio Cavet, il general contractor dell’opera, il cui capofila era Impregilo 

e Radio Mugello  racconta:

I giudici hanno stabilito risarcimenti danni (saranno quantificati in sede civile) per lo Stato, il ministero, Regione, Comuni e Province del Mugello e hanno ordinato a Cavet di bonificare il territorio, riportando lo stato dei luoghi a come era prima dei lavori. Fra i danni da risarcire anche quelli per l’omessa bonifica di alcuni corsi d’acqua inquinati. Quella arrivata ieri è la quarta sentenza per i danni Tav: nel 2009, in primo grado, vennero condannate 27 persone, con pene da tre mesi a 5 anni, e vennero stabilite provvisionali per il risarcimento danni di oltre 150 milioni di euro.

Come sempre la magistratura è costretta ad intervenire laddove la politica non esprime intelligenza ma interessi di lobby e di criminalità organizzata. Ovviamente i danni sono comunque fatti ma la gloria del Tav continua ad essere propinata per le allodole.