La notizia è rimbalzata nel Tg regionale di questa sera: nel torrente Clarea si è constatata una moria di pesci. A dirlo, secondo l’agenzia giornalistica, l’LTF, la Società responsabile dei lavori di preparazione della nuova linea ferroviaria.
Che ha interessato L’Arpa affinché ne verificasse le cause. I tecnici per il momento hanno rilevato la presenza di alghe verdi a valle dell’area cantiere, dove, appena fuori le recinzioni scorre il torrente Clarea. Questo mentre una serie di esami ulteriori (che andranno fatti e resi pubblici) cercheranno di far luce sulla vicenda.
Questa la notizia. Che non ha sorpreso i frequentatori della zona, in quanto da tempo, e a seconda dei giorni, hanno potuto constatare la particolare coloritura dell’acqua di quella zona, molto intensa e densa la scorsa settimana, tanto da impedire di vedere il fondo della vasca di raccolta e neppure l’alveo più ampio del torrente. Acque verdi e acque limpide, miscelate poco più a monte a causa degli sversamenti liquidi provenienti dal cantiere e passati sotto le recinzioni.
Questa la situazione che hanno incontrato i tecnici dell’Arpa intervenuti nel cantiere lo scorso venerdì 11 ottobre. Situazione sulla quale ora si stanno facendo indagini e che, alla luce della moria dei pesci in un torrente considerato bene sotto tutela per la particolare purezza delle acque, rischia di essere ridefinito come l’ennesimo grave danno ambientale. Danno per tutta la collettività, perché, tra l’altro, il torrente poco più a valle entra nella Dora Riparia…
Gabriella Tittonel
16 ottobre 2013