TAV, M5S: “costi imprecisati per l’Italia, stupro di un territorio. Ecco perchè diciamo no”

Tav comunicato stampa del M5S sulla ratifica degli accordi tra Francia e Italia dopo la discussione parlamentare del 20 dicembre 2016

COMUNICATO STAMPA 

Roma, 20 dicembre 2016 – «Un voto che ratifica un accordo scandaloso, che fa spendere almeno due miliardi e mezzo di euro di soldi pubblici, e che sventra una valle, prosciuga i corsi d’acqua, sparge polvere di amianto su tutto il territorio. Ecco cos’è l’accordo Italia Francia sul Tav.

Da quindici anni i governi Italiano e Francese continuano a non rispettare l’art. 1 dell’Accordo di Torino del 2001 che ha stabilito che “l’entrata in servizio dovrebbe avere luogo alla data di saturazione delle opere esistenti”. È il commento dei portavoce M5S alla Camera dei Deputati che oggi hanno partecipato alla discussione per la ratifica dell’accordo Italia-Francia sul Tav.

«Hanno ignorato completamente il popolo valsusino, hanno presentato calcoli inattendibili del costo dell’opera, mentre la corte dei conti francese si è espressa apertamente contro questo progetto. Senza contare il rischio di infiltrazioni mafiose, rischio comprovato dalle intercettazioni telefoniche in odore di Ndrangheta di luglio, dove si parla di finanziare il movimento SI TAV per creare nell’opinione pubblica un orientamento favorevole all’opera – dice la deputata M5S Maria Edera Spadoni, relatrice di minoranza – Il M5S ha sfruttato tutto il tempo disponibile in Aula per contrastare questo accordo, opponendosi sia in commissione che in Aula. Siamo sicuri di aver portato la voce della Valsusa.

Una voce troppo spesso dimenticata in questo palazzo».
«Non viene mai detto – ha detto il deputato Ivan Della Valle – che una linea per il trasporto merci su ferro già c’è! Ma ad oggi utilizzata al 17% della sua capacità, tre volte meno che 15 anni fa. Perché non spostare già oggi il traffico merci lì? Perché non si usa quella linea invece di fare un altro tunnel?»

«Perché il partito dei cementificatori, dei costruttori, dei perforatori rimarrebbe senza foraggio. Perché la criminalità organizzata e la corruzione perderebbe un grande affare – ha detto la deputata Laura Castelli, che ha effettuato la dichiarazione di voto finale – quel cantiere è fortemente illegale. Lo sanno tutti anche dentro le procure. Non vediamo l’ora che le procure agiscano e dicano basta.

In Aula abbiamo ascoltato bugie assurde, tipo quella che quest’opera comporterebbe un consumo di suolo quasi nullo. Ma come fanno a dirlo? Forse non calcolano il suolo in galleria? Hanno forse un conteggio tutto loro? Come se non bastasse poi hanno precisato: il Tav non consuma suolo ma sottosuolo perché è dentro la montagna.».

Con la firma dell’accordo si è dato il via libera a 57 km di tunnel che sventreranno un intero territorio, con costi stimati in 26 miliardi che ci indebiteranno. È un’opera insostenibile economicamente anche perché di fatto il Parlamento ha approvato una legge dal costo variabile, autorizzandone fin da ora la lievitazione dei costi.Quei 2,5 miliardi potrebbero servire per bonificare le scuole dall’amianto, per i terremotati, per pagare un anno di messa in sicurezza del territorio dal dissesto idrogeologico, per dare 100 euro in più al mese per un anno ai pensionati con la pensione minima. L’elenco potrebbe essere lunghissimo», concludono i deputati pentastellati.

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