Tav i sindaci No Tav giocano di rimessa con Foietta???

Incontro "informale" tra alcuni sindaci della Valle dichiaratamente No Tav e il presidente Paolo Foietta. Trapelano indiscrezioni poco rassicuranti. Interviene Francesca Frediani.

di Redazione.

Incontro “segreto” tra alcuni sindaci della Valle quali Sando Plano (Susa), Dario Fracchia (Sant’Ambrogio), Nilo Durbiano (Venaus) e Pacifico Banchieri (Casellette) con il presidente dell’osservatorio Paolo Foietta. L’incontro ha seminato malumori e molte perplessità tra gli ambienti No Tav essendo stati, i sindaci in questione, tutti eletti con l’appoggio del movimento e con la dichiarazione di essere contrari alla Linea Torino-Lione.

In molti si chiedono cosa stia succedendo. Domanda legittima dal momento che il salto della barricata, da parte dei sindaci della Valle, non è una novità ma una disciplina “olimpionica” discretamente praticata. Trapelano notizie di una richiesta di incontro con il ministro Delrio. Incontro possibile, a quanto afferma Foietta, se i sindaci rinunciano a raccontargli la loro posizione No Tav e le alternative di destinazione dei soldi usati per il Tav. A questo punto ci si chiede di cosa si debbano parlare i sindaci e il ministro.

Pare un’altra richiesta formulata dai sindaci sia lo spostamento della stazione “internazionale” da Susa a Bussoleno. Questa richiesta sembra abbia trovato il Foietta possibilista anche se la ritiene anticipata sui tempi di realizzazione. Rimane da domandarsi per quale motivo si parli dello spostamento di una stazione per la quale sono previsti costi spropositati e di cui nessuno, tranne il governo, sente l’esigenza. Oltretutto è già stato ampiamente dimostrato il danno ambientale ed economico che ricadrebbe sulla valle con i mega cantieri a Bussoleno o a Susa.

Altra richiesta l’esclusione dall’Osservatorio dei comuni dell’Alta Valle. I sindaci hanno dichiarato che non hanno fatto alcuna richiesta oltre quella dell’incontro con il ministro Delrio in questo incontro considerato informale. Quali siano le reali intenzioni dei sindaci non risulta al momento chiaro. Questa “segretezza” favorisce l’Osservatorio e il governo che possono continuare a propagandare l’inizio dei lavori per la linea AV come imminenti.

Sull’incontro la consigliera regionale del M5S Francesca Frediani ha dichiarato:

[…] non possiamo che esprimere dubbi e perplessità sia per le modalità che per i contenuti dell’incontro. 
Prima di tutto constatiamo il mutato atteggiamento dei sindaci nei confronti dell’opera, eletti anche in quanto “No TAV” ora trattano per eventuali cambiamenti al progetto della grande opera inutile. Sono stati eletti dai cittadini anche per opporsi al TAV in Valsusa ed ora trattano per spostare la stazione anziché ribadire ferma contrarietà all’opera. Il tutto peraltro, stando a quanto si apprende, nell’ambito di incontri informali nei quali la trasparenza non viene certo garantita. A questo punto auspichiamo un chiarimento da parte dei primi cittadini presenti a tale incontro che potrebbe essere definito quasi “carbonaro”.