Tav: Conferenza stampa dei sindaci ad Avigliana

Gabriella_CONFERENZA STAMPA DEI SINDACI AD AVIGLIANA_25.07.13“I giornalisti devono fare una giusta informazione, devono far capire le ragioni del no all’opera, ragioni che in più di vent’anni si sono consolidate grazie ad attenti studi e confronti… non devono  dire cose improprie, ma concorrere a suscitare anche un corretto dialogo nel mondo politico che sta attualmente considerando questa una questione unicamente di ordine pubblico… Ci saremo anche noi sabato alla marcia”. Questi alcuni dei passaggi dell’introduzione fatta dal sindaco di Avigliana Patrizio Romano all’inizio della conferenza stampa che si è tenuta giovedì sera nella sala consigliare di Avigliana ed alla quale hanno partecipato Loredana Bellone, sindaco di San Didero, Dario Fracchia, Sindaco di Sant’Ambrogio, Domenico Usseglio, sindaco di Chiusa S. Michele, Nilo Durbiano, sindaco di Venaus e l’assessore di Avigliana Marceca.

Conferenza stampa indetta per parlare degli ultimi fatti avvenuti a Chiomonte, della campagna stampa omissiva e fuorviante sulla questione Tav e che hanno visto sottoscritto il comunicato, con i presenti in sala, da Sandro Plano, Mauro Carena sindaco di Villardora, Lionello Gioberto sindaco di Vaie, Emilio Chiaberto sindaco di Villarfocchiardo, Danilo Bar sindaco di San Giorio, Mauro Russo sindaco di Chianocco, Anna Allasio sindaco di Bussoleno, Piera Favro sindaco di Mompantero, Gianandrea Torasso sindaco di Caprie, Ezio Paini sindaco di Giaglione, Paolo De Marchis sindaco di Oulx, Sandro Dogliotti sindaco di Caselette, Mario Richiero sindaco di Bruzolo, Paolo Catalano sindaco di Mattie, Vittorio Perottino sindaco di Moncenisio, Mauro Marinari sindaco di Rivalta e Avernino Di Croce vice sindaco di Rivoli.

Una conferenza stampa indetta, come dagli stessi sottolineato, senza continuità con quanto affermato dal sindaco di Sant’Antonino Antonio Ferrentino in questi giorni sugli organi di stampa, ma per ribadire alcuni punti fermi: la condanna più assoluta verso ogni tipo di violenza, la piena adesione alle manifestazioni ampie, condivise e pacifiche, la contrarietà all’opera, sulla quale anche le autorità francesi hanno dato precise indicazioni, considerandola non più prioritaria e strategica, e rimandandone la sua realizzazione a non prima del 2030, dopo aver valutato il dossier della Corte dei Conti francese del luglio 2012. Affermazione questa alla quale si è affiancata la recente relazione della commissione governativa francese, formata da parlamentari ed esperti.

Altro punto sottolineato dai sindaci è la mancata copertura finanziaria da parte dello Stato italiano, ma anche il mancato finanziamento europeo, questo accanto alla pesante crisi finanziaria che avanza e che richiede di assegnare le poche risorse disponibili alle opere urgenti ed utili, questo invece di decidere gravi tagli sui servizi, aumento indiscriminato di tasse, necessari per supportare le spese di grandi opere non prioritarie come il Tav. Senza dimenticare, grazie al fallimento di quanto si proponeva l’Osservatorio, l’esclusione di gran parte del territorio sulla condivisione del progetto, giungendo alla militarizzazione della valle.

“Noi continuiamo ad essere contrari ma siamo inascoltati, anche se il fronte si sta allargando, siamo circa centomila persone che affermano il loro no… e l’ordine pubblico è un problema, una sola pietra rovina il movimento, che ha fatto come suo punto d’onore la resistenza passiva… gli organi di stampa parlano solo di questo… noi chiediamo al Governo che si assuma le proprie responsabilità. Noi sindaci chiediamo che la parola venga ridata alla politica”. Così è stato sottolineato dal sindaco Dario Fracchia. Mentre il sindaco di Venaus Durbiano ha, tra l’altro, parlato degli attuali giorni di campeggio a Venaus, in cui il numero degli abitanti del paese è praticamente raddoppiato ma non vi sono stati problemi, anzi, vi è piena approvazione da parte dei commercianti che su questo possono constatare un prezioso apporto di risorse. “Ragazzi educati, consapevoli, preparati” così ha definito i nuovi concittadini di questi giorni il primo cittadino di Venaus.

“Come donna mi sento invece particolarmente offesa per quanto accaduto alcune notti fa. Gli uomini ci chiedono aiuti e poi veniamo trattate in questo modo. Non possono essere tollerate queste cose, non possiamo accettarle… hanno toccato una donna, hanno toccato tutte le donne della Valsusa, domani saremo a Torino per esprimere a Marta la nostra solidarietà”, decise e vibranti le parole del sindaco Loredana Bellone nel ricordare quanto denunciato nella conferenza stampa dello scorso sabato al presidio di Susa dalla giovane Marta, ferita e fatta oggetto, come lei stessa ha affermato, di “particolari” attenzioni da parte di alcuni componenti delle Forze dell’Ordine che a forza la portavano nel cantiere.

Ma in definitiva che cosa hanno chiesto i sindaci in questo incontro? La sospensione immediata dei lavori, per frenare lo spreco di pubblico denaro e per sedare le tensioni sorte intorno a questa situazione, che divengono sempre più preoccupanti anche a causa dell’attuale grave crisi economica, sociale e politica. Poi l’indispensabile e irrinunciabile sereno confronto politico, su un tavolo di confronto che veda rappresentate tutte le posizioni con pari dignità. E infine l’individuazione e la realizzazione di un piano di sviluppo organico e complessivo per la valle, piano non legato alle ventilate compensazioni derivanti, inevitabilmente, da un sicuro danno, ma individuate guardando alle vere e urgenti esigenze del territorio.

Suggerimenti su altri aspetti da approfondire sono venuti poi dai presenti: la richiesta di annullare il sito strategico della Clarea e una chiara presa di posizione sull’uso indiscriminato dei lacrimogeni Cs, cancerogeni e mutageni. Anche queste potranno essere richieste da inoltrare ai Presidenti di Camera e Senato, che hanno annunciato la loro volontà di venire in Valle di Susa tra breve.

Gabriella Tittonel 25.07.13