Tav Brescia approvato un progetto con 309 prescrizioni

COMUNICATO STAMPA

MA COSA HANNO APPROVATO?? FERMARLO TOCCA NUOVAMENTE A NOI!

A questo link potete trovare i documenti riguardanti l’approvazione del progetto “definitivo” del Tav Brescia-Verona.
Il primo allegato contiene le prescrizioni e raccomandazioni che il soggetto aggiudicatore, ovvero il soggetto realizzatore dell’opera, dovrà tener presenti in fase di costruzione.

HANNO DATO IL VIA LIBERA AD UN PROGETTO CON 309 PRESCRIZIONI CHE CAMBIERANNO IN GRAN PARTE IL PROGETTO STESSO E CHE MODIFICHERANNO IL NOSTRO TERRITORIO IN MANIERA PROFONDA E RADICALE.

Le falde acquifere toccate dal progetto potrebbero lasciare senz’acqua alcuni comuni, i disagi e problemi dovuti alla viabilità stradale, sottopassi, cavalcavia, bonifiche, il rispetto delle attuali norme antisismiche, la valutazione di impatto ambientale sono solo alcuni dei punti irrisolti presenti in queste prescrizioni e che dovrebbero essere assolti in fase di costruzione.

Prescrizioni che dimostrano la ragione dei NO TAV portata avanti con azioni, esposti e ricorsi e che evidenziando le irregolarità e i pericoli che in questi anni abbiamo denunciato.
Anche se ora sono loro stessi i primi ad evidenziarli, ci fidiamo davvero che chi costruirà l’opera avrà l’interesse di salvaguardare il territorio e la nostra salute?

E soprattutto, pensiamo davvero che in fase di costruzione tutti i problemi evidenziati che non hanno trovato soluzione nel progetto approvato, non faranno lievitare esponenzialmente i costi e i tempi dell’opera?
Ricordiamo che solamente per l’adeguamento del progetto alle normative antisismiche attuali si richiederebbe un rifacimento del progetto stesso nel suo intero.

Non ci inventiamo queste cose, sono scritte nero su bianco e abbiamo l’esempio del Tav del Terzo Valico e della Val di Susa a dimostrazione di quanto affermiamo. Esempi di come un’opera riconosciuta inutile dalle istituzioni stesse negli anni, prosegua il suo iter nonostante irregolarità, arresti di appaltatori, messa a rischio del territorio e della salute pubblica.

Per 4 anni siamo stati additati come visionari, derisi dai politici locali, per aver denunciato tutte le gravi problematiche che ora, in parte, ritroviamo in queste prescrizioni.
Ora siamo nuovamente dei visionari nell’affermare che difficilmente questi lavori potranno adempire correttamente le prescrizioni.

Eppure anche per la Treviglio-Brescia, pur trattandosi di un’opera di impatto decisamente minore rispetto alla Brescia-Verona, abbiamo denunciato decine di irregolarità mai ascoltate dal Comune di Brescia o dagli organi di controllo competenti.

Magari tra 10 anni, con parte del territorio sventrato e un’opera sicuramente non finita, ci daranno ragione (come è successo per la Val di Susa proprio a inizio 2018).

Ci rivolgiamo ai nostri concittadini, che abitano come noi questi territori: possiamo accettare un’ennesima speculazione economica a danno dell’ambiente in cui viviamo?
L’aria che respiriamo, la terra su cui coltiviamo e viviamo, l’acqua che beviamo ci fanno ammalare quotidianamente perché compromesse.
Possiamo pensare veramente che quest’opera sia il futuro quando sappiamo bene cosa si nasconde dietro il modello delle grandi opere in Italia?

È bene ricordare che il modo di operare che si sta l’utilizzando, per piccoli lotti costruttivi, potrebbe voler dire che si iniziano i cantieri in zona Calcinato-Lonato, ma se non si trovano i soldi per terminare il resto dell’opera espropri, lavori e distruzione del territorio saranno stati ancora più vani.

In queste condizioni è a dir poco vergognoso ed irresponsabile che venga portata avanti quest’opera.

SIAMO ANCORA IN TEMPO PER FARE UN PASSO INDIETRO E FERMARE QUEST’OPERA. POSSIAMO DECIDERE INSIEME DI SALVAGUARDARE IL BENE COMUNE E DI NON ACCETTARE CHE QUEST’OPERA INIZI A DISTRUGGERE LA NOSTRA TERRA. 

NON DIMOSTRIAMO NUOVAMENTE CHE MAFIA, INTERESSI E SPECULAZIONE SONO PIÙ IMPORTANTI DEL FUTURO DEI NOSTRI TERRITORI E DELLA SALUTE DELLE PERSONE CHE LI VIVONO E CHE LI VIVRANNO.