
di Massimo Bonato per _omissis_

Non cessa di far discutere l’alto costo di eventi sportivi internazionali a carico delle città, dei paesi ospitanti. Ne sa qualcosa il Brasile, con gli 11 milioni di dollari spesi nel 2014 per la Coppa del mondo, e i presumibili 15 milioni che costeranno i Giochi olimpici di Rio de Janeiro nel 2016. Eventi in cui le città stesse sono chiamate a investire forti somme.
È il conto che il sindaco di Stoccolma ha fatto a tavolino, con il consiglio municipale. “Non posso chiedere all’Assemblea municipale di dare priorità alla realizzazione di un evento olimpico se abbiamo altre necessità in città, come la costruzione di più abitazioni” ha detto Sten Nordin, sindaco di Stoccolma.
Anche per la Svezia felix la crisi economica si fa sentire, in particolare, la stessa capitale è al centro di una bolla immobiliare che ha fatto vertiginosamente salire i prezzi di immobili che non tutti ormai si possono permettere. E l’edilizia popolare sta diventando una risorsa da sfruttare quanto più urgentemente possibile. Il denaro che la municipalità di Stoccolma aveva destinato ai Giochi olimpici verrà investito proprio nella costruzione di abitazioni popolari di qualità per poter garantire un diritto fondamentale alla cittadinanza.