
di Massimo Bonato
Legambiente, Greenpeace e Wwf Italia prendono decisamente posizione contro il decreto Sblocca Italia.
Si apre un fronte No Triv che chiama alla mobilitazione i territori interessati. “L’Italia non è una colonia dei signori del petrolio”.
Dopo le iniziative tenutesi a Licata tra il 10 e il 12 ottobre, quando ha attracato la Rainbow Warrior, nave ammiraglia della flotta di Greenpeace, attesa a Siracusa per il 20; dopo il sit-in davanti a Montecitorio il 15 e il 16 ottobre e le iniziative a Siracusa per il 17; sono previste mobilitazioni a Pescara e a Bari per il 24, a Potenza per il 27.
Movimento NO Triv e M5S chiedono l’abrogazione dell’articolo 38 dello Sblocca Italia. Per Legambiente, Greenpeace e Wwf le norme in questione sono nel “solco di una strategia del ministero dello Sviluppo economico che tende a favorire gli interessi dei petrolieri”. Con l’art. 38 dello Sblocca Italia, il Governo Renzi caldeggia la colonizzazione del territorio costiero e dei mari da parte dell’industria petrolifera, anziché difendere l’interesse pubblico e uno sviluppo economico sostenibile, denunciano le organizzazioni.
Per sabato 18 ottobre quindi sono ”convocati gli stati generali di comitati ‘No Triv’, associazioni ambientaliste, green economy e popolo inquinato” al Teatro Due di Roma.
La convocazione parte da Green Italia Verdi Europei che si schiera ”al fianco dei comitati ‘No Triv’ impegnati in queste ore nel sit in di fronte a Montecitorio, dell’imprenditoria italiana innovativa”.
M.B. 17.10.14