Similitudini terremoto Italia come nel 1700

Esenzione fiscale per i cittadini colpiti per un tempo proporzionale ai danni subiti; per L'Aquila il pagamento delle tasse venne sospeso per dieci anni.

di Valsusa Report

Come si calcola un terremoto, si parte dalle dimensioni in termini di energia liberata, ovvero la magnitudo. Ci si basa sul momento sismico del terremoto, che è uguale alla rigidità della Terra moltiplicata per il momento medio di spostamento della faglia e la dimensione dell’area dislocata. La terra si comprime e si distende quando due placche vengono in contatto. Nessuno sa quando e come o dove, si possono solo prevedere i danni sulla base storica degli eventi. Nel caso del Sisma 2016 Centro Italia la cosa si ripete, e si ripete con le modalità del 1700 uno sciame che alimenta l’altro in una catena di faglie che risale la dorsale dell’appennino dividendosi nelle varie valli.

LINEE DI FAGLIA

Terremoto dell’Aquila 1703, conosciuto come il Grande Terremoto, da wikipedia “La prima scossa si verificò il 14 gennaio 1703, con una magnitudo momento di 6,8, devastando i comuni del Distretto di Cittaducale (XI grado della Scala Mercalli). L’Aquila venne praticamente rasa al suolo, con danni gravissimi per quel che riguarda il patrimonio artistico e architettonico del capoluogo abruzzese, e le vittime furono oltre 6.000”.

Lo sciame sismico in questione cominciò, con ogni probabilità, all’inizio del 1702 con il movimento della faglia del Monte Vettore. Il primo grande evento si verificò il 18 ottobre 1702 in un’area al confine tra il Regno di Napoli e lo Stato della Chiesa, vicino l’abitato di Norcia, ed ebbe una magnitudo momento di 5,1. L’evento venne avvertito in tutto il centro Italia, Roma compresa”. A Norcia i due eventi si sono verificato il 26 agosto e il 30 ottobre 2016, oggi 18 gennaio la terra trema nuovamente è la faglia di Montereale che ha colpito vicino ad Amatrice.

Dopo alcune settimane di quiete, il 14 gennaio 1703 venne registrato un nuovo violentissimo terremoto nella zona tra Amatrice e Montereale, all’estremità settentrionale della provincia aquilana. Il sisma, che si stima che abbia avuto una magnitudo momento di 6,8 causò devastazioni del XI grado della Scala Mercalli e fu, per intensità, il maggiore tra gli eventi dello sciame sismico – e ancora – il 16 gennaio, due giorni dopo il terremoto principale, una forte scossa di magnitudo momento 6,2 causò danni dell’ VIII grado di intensità della Scala Mercalli. Il forte terremoto fu causato dalla faglia di Montereale attivatasi due giorni prima per via della scossa principale”.

Il 2 febbraio del 1703, si ebbe una magnitudo momento di 6,6 ed un’intensità del X grado della Scala Mercalli provocata dalla faglia del Monte Marine. Le tre faglie dell’Italia centrale che ancora oggi sono in sciame sismico. La particolarità del tempo indusse i regnanti napoletani ad inviare un commissario straordinario, Marco Garofalo, Marchese della Rocca, che riuscì a far approvare l’esenzione fiscale per i cittadini colpiti per un tempo proporzionale ai danni subiti; per L’Aquila il pagamento delle tasse venne sospeso per dieci anni, un provvedimento che fu giudicato vitale per far ripartire l’economia e dare slancio all’opera di ricostruzione. Altri tempi, forse lo stesso sisma, intanto dall’estate ad adesso nevica sulle macerie.