
di Minculpop.
Si è svolto a Susa, nel Salone Rosaz, l’incontro Si TAV, voluto, e promosso, dal PD. Un esercito di politici favorevoli alla grande opera si è riversato nel salone del beato per informare i cittadini sullo stato avanzamento dei lavori della grande opera.
Moltissimi i cittadini incuriositi che hanno partecipato alla conferenza, e hanno posto domande interessanti, volte a comprendere come il Partito Democratico sia impegnato a spendere miliardi di euro di denaro pubblico per quest’opera faraonica cui ostinati perdigiorno continuano ad opporsi.
Successo Strepitoso.
La folla premeva per entrare, per abbeverarsi alla fonte della saggezza che, nella figura dell’Augusto Chiamparino, vede un fiero ed intrepido combattente opporsi a quel minuscolo manipolo di manigoldi che vorrebbero riportare il Piemonte nei tempi oscuri pre cavouriani.
Fuori del salone è stato necessario impiegare un nutrito schieramento di forze dell’ordine per gestire il flusso dei partecipanti che si accalcavano per guadagnare l’ingresso, per altro generosamente gratuito.
Sotto l’occhio vigile di TELT, i relatori hanno potuto documentare, e rendere edotti i partecipanti, sulle prospettive future del progetto. Come sempre hanno potuto distinguersi, per la ricchezza di argomentazioni, e per la veridicità dei dati, gli alfieri Balocco, Esposito e Foietta.
Quest’ultimo, attualmente ancora Commissario straordinario del Governo per la Tav, ha annunciato la sua ferma opposizione verso il rischio che nuove valutazioni del progetto, da parte del governo in carica, minaccino l’attuazione dell’opzione Zero nei confronti del Tav. Non ci stupiremmo se il coraggioso decidesse, allo scadere del suo mandato, alla fine del 2018, di immolarsi come l’ultimo dei Giapponesi all’interno del Tunnel.
Il futuro.
Lavoro, rilancio dell’economia locale e nazionale, saturazione della linea storica, previsioni magnifiche sul futuro dei trasporti sul corridoio 5 che da Kiev porterà le merci in Francia collegando – finalmente!- l’Italia all’Europa moderna. Questi e altri gli argomenti snocciolati con dovizia dai relatori che non si sono mai fatti intimorire da quei Patelavache che costituiscono il nocciolo duro, e ottuso, degli anarchici No Tav.
I relatori hanno mostrato rammarico che costoro non fossero scesi dai monti, su cui normalmente bivaccano (insieme ad Heidi), per venire finalmente a informarsi correttamente sulla magnifica opera. Un paio di costoro hanno manifestato (con bandiere scolorite e consunte), nei pressi del salone Rosaz, sotto l’occhio vigile e attento della polizia che ha impedito loro di disturbare la magnifica conferenza.
La giornata si è conclusa con la solerte opera di addetti alle pulizie, che si sono dovuti prodigare per ripristinare lo stato dei locali occupati da centinaia di persone.
(Mcp 17.07.18)