Si combatte nelle Fratte, il Tomo Mori non passa.

Sono scesi in paese e hanno contestato il governatore Ugo Rossi, “vergognati” il grido di battaglia. Da due mesi gli abitanti dormono in tenda.

di Valsusa Report

“Aldo Gorfer descriveva il paesaggio terrazzato, le fratte come “un Arpa Di Pietra”, altri difensori di questo splendido paesaggio descrivono meravigliosamente questo luogo con la grande parete di roccia di MonteAlbano come una Cattedrale con le Fratte viste come la scalinata per accedervi e la piccola chiesa di MonteAlbano come la Porziuncola di San Francesco ad Assisi”

I cittadini di Mori si sono costituiti in “tribù delle frate” hanno bloccato i lavori di realizzazione del muro di 200 metri, alto 5, che Provincia, Regione e Comune vogliono realizzare “servirebbe a proteggere il paese da possibili crolli”. Come è apparsa la prima ruspa un gruppo di cittadini ha presidiato le Fratte, la prima a piantare la tenda è stata Rosanna Bazzanella, dorme nella terza fratta sopra vicolo Prearua, dove sin da bambina giocava nei terreni di proprietà della famiglia.

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La Tribù delle Fratte ha organizzato un campo base dell’opposizione, e al passare dei giorni sempre più numeroso è sceso in città, lo aveva già fatto il 2 dicembre con un grande striscione su cui vi era scritto “Basta devastazioni”. Una fiaccolata di protesta. Quest’altra volta con la presenza di Rossi, la Polizia in tenuta antisommossa, ha scansato un centinaio di manifestanti che assediato il municipio, hanno urlato “vergogna”. Motivo della riunione, non un’assemblea pubblica ma la convoca dei proprietari dei terreni agricoli da espropriare, una forma privata e protetta.

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L’assessore competente Tiziano Mellarini, ha così promesso un tecnico che valuti il Tomo Mori, “senza prendere in esame le altre possibilità – dicono i residenti – valuta cosa, che la costruzione regge?, certo che regge, ma noi vogliamo che vengano prese in considerazione le altre possibilità di sicurezza. Il Tomo non lo fanno”. I Frattisti, vengono sostenuti da molti oramai, ma il possibile sgombero vista l’insistenza degli enti, sembra inevitabile. Leggiamo sul sito di riferimento lo scritto di Bruno Veronesi del 16 dicembre 2016.

“Il popolo delle fratte o “Tribù delle Fratte” come si sono definiti tutti quelli che da settimane presidiano le Fratte, personalmente io li chiamo e li vedo un po’ alla Crozza e cioè “Popolo delle Meraviglie” perché di questo si tratta, un popolo che sta difendendo delle Meraviglie come il paesaggio la storia e la cultura di un territorio, la bellezza della Borgata di Mori. Voglio solo ricordare che le promesse elettorali fatte ai cittadini che poi vengono disattese, non passano più senza pagare “dazio” come tanti politici e amministratori sono abituati a fare, confidando nella poca memoria del cittadino elettore, ora le persone sono molto più attente al come vengono amministrate, sono molto più informate, hanno molti più mezzi di informazione che le tengono aggiornate, è cresciuta molto l’attenzione la sensibilità e il rispetto verso l’ambiente la storia il paesaggio, lo dimostrano anche i molti Moriani e non che ogni giorno passano dal presidio delle fratte non solo per salutare ma soprattutto per condividere una battaglia giusta, per una sicurezza rispettosa dell’ambiente”

Le frasi scritte sono prese dal sito Davicoloavicolo

V.R. 23.12.16