Scontri in Perù Pluspetrol,un morto e 37 feriti

Pesante il bilancio degli scontri a Pichanaki per cacciare dalla città l’azienda petrolifera argentina Pluspetrol. Interviene il governo. Preoccupazione per gli investimenti stranieri.

di Massimo Bonato

È tornata la calma a Pichanaki, provincia de Chanchamayo (Junín), dopo che l’azienda petrolifera argentina Pluspetrol ha annunciato di voler lasciare la zona. Ma la calma segue una settimana durissima cominciata con gli scontri di martedì 11 febbraio che han lasciato sulla strada un morto e 37 feriti, alcuni molto gravi.

Il Fronte di protezione ambientale, nativi, appoggiati dallaPichanaki_9 Associazione delle comunità dei popoli originari, cittadini di Pichanaki si sono riuniti in corteo per chiedere alla Pluspetrol di abbandonare le perforazioni. Le motivazioni sono in parte le stesse che hanno portato ai blocchi del Lotto 109 a Pampa Hermosa all’inizio di febbraio.
Contaminazione degli acquiferi a cui si aggiungono in quest’area timori per le attività sismiche che le trivellazioni potrebbero avviare.

La prima risposta è stata quella poliziesca, che ha lasciato per terra il Pichanaki_8venticinquenne Ever Pérez Huamán, colpito al torace da un colpo d’arma da fuoco e altri 37 feriti, alcuni di essi gravi. Lacrimogeni, violente cariche, ma anche fucili e pistole usate contro i manifestanti. Il ministro dell’Interno ha subito negato che la polizia abbia usato armi da fuoco nell’intervento. Intanto, oltre a gente con gambe o braccia rotte, intossicazione da lacrimogeni ricoverate negli ospedali di Huancayo e Lima, rimane un uomo per il quale l’estrazione di un proiettile dal cranio resta un’operazione difficile e pericolosa. E poi Ever Pérez Huamán, morto.

Il governo è intervenuto subito, promettendo un tavolo di trattativePichanaki_3 per il 19 febbraio,  e mercoledì sono stati levati i blocchi stradali davanti a questa promessa. Associazioni  e cittadini temono per l’ambiente in cui vivono, ma ciò che chiedono non è soltanto la sua preservazione e difesa, se non finalmente uno sviluppo dell’agricoltura della regione, maggiori investimenti nella salute e nell’educazione, sviluppo dei trasporti e del turismo. Non trivellazioni petrolifere.

Pluspetrol Lotto 108Il ministro dell’Energia e delle Miniere, Eleodoro Maorga ha dato tre giorni alla Pluspetrol per abbandonare Pichanaki, dove peraltro la società dichiara di possedere soltanto un’area di stoccaggio di materiale logistico e non trivellazioni in corso. Prospezioni e trivellazioni seguiranno invece nel non distante Lotto 108, per il quale esiste un contratto firmato dallo Stato, e per il quale l’azienda argentina garantisce di aver superato lo Studio di impatto ambientale, sia per quanto attiene al possibile inquinamento delle acque sia in relazione al pericolo di attività sismica del sottosuolo.

Dal canto suo la Pluspetrol comincia a dar segni di insofferenzaPichanaki_3a chiamando in causa il governo, a dir suo debole e senza comando, dal quale la popolazione può ottenere facilmente qualunque cosa con una protesta violenta. E intanto attende i risultati delle trattative di giovedì 19 febbraio per riprendere i lavori.

Preoccupazioni arrivano da Adrián Armas, responsabile degli studi economici del Banco Central de Reserva, che teme un rallentamento nella pur debole ripresa degli investimenti registrati in Perù tra dicembre e gennaio, e gli fa eco Jorge von Wedemeyer, presidente della Camera di commercio, che vede nella vicenda della Pluspetrol un pessimo segnale per gli investitori stranieri.