
di Davide Amerio
Chiara Zenobi, Mattia Zanotti, Claudio Alberto, e Niccolò Blasi, i quattro giovani No Tav arrestati nel dicembre del 2013 per l’assalto avvenuto nel cantiere di Chiomonte il 14 maggio 2013, hanno intrapreso uno sciopero dell’aria per protestare contro la perdurante situazione di isolamento di Graziano Mazzarelli, leccese di 23 anni, accusato degli stessi reati avvenuti lo stesso giorno.
A quanto risulta Graziano è sottoposto a particolari restrizioni nel carcere leccese sin dal momento
Il ragazzo appartiene all’area anarchica e insieme ad altri due giovani deve rispondere di fabbricazione e porto d’armi da guerra e tipo guerra, congegni esplosivi e danneggiamento nonché violenza nei confronti di pubblici ufficiali.
Solidarietà è stata espressa dai rappresentanti del M5S Piemontese che hanno emesso un comunicato stampa nel quale sottolineano che
“La scelta di Chiara, Mattia, Claudio e Niccolò – è importante ricordare i loro nomi – consiste nel rinunciare all’ora d’aria ed è una testimonianza di solidarietà che ci motiva ancor di più a mantenere alta l’attenzione sulle condizioni degli attivisti No TAV ancora detenuti, trattati al pari di pericolosi delinquenti o, peggio, di mafiosi“.
Il comunicato è stato firmato dal senatore Marco Scibona e i consiglieri regionali Francesca Frediani, Federico Valetti, Paolo Mighetti e Stefania Batzella.
D.A. 11.09.14