Salento: nulla di nuovo, al lavoro, il Tar Lazio autorizza l’espianto degli ulivi millenari

Il lavoro TAP può andare avanti e la popolazione si vedrà così sbattuto in faccia dall'ordine pubblico la legalità della sentenza

di Valsusa Report

Al via il lavoro, il Tar del Lazio si pronuncia a solo un giorno dalla camera di consiglio, visto che gli altri ulivi, nella maggior parte sono già espiantati, soffrono, al via il resto dell’espianto. Nulla di nuovo dunque quando il governo decide un’opera. Per il bene di tutti si va avanti e come dice il tribunale per non far soffrire ulteriormente gli ulivi rimasti. Matematicamente quindi la società Trans Adriatic Pipeline meglio conosciuta come TAP ha tempo fino al 30 di aprile per ripulire il cantiere dalle piante di ulivo rimaste. Di seguito un estratto chiaro delle motivazioni come espresse sul sito Giustizia Amministrativa.

RILEVATO che il Ministero resistente – pur in assenza di nuovi atti formali –, con le memorie depositate in giudizio e durante la discussione nell’odierna camera di consiglio, ha chiarito la natura e i limiti del provvedimento impugnato, con cui il medesimo Dicastero ha inteso esprimere la propria valutazione finale, circa l’avvio e il completamento della fase “zero”, riguardante la sola realizzazione – previa rimozione degli ulivi – della strada di accesso all’area di cantiere.

RILEVATO, altresì, che la fase in questione risulta pressochè conclusa, con residuo previsto spostamento di un numero limitatissimo di alberi già espiantati o “zollati” (poco più di una decina, secondo la difesa di TAP), con conseguente cessazione delle rappresentate esigenze cautelari, essendo anzi ragionevole ritenere che la migliore tutela delle piante in questione richieda l’allontanamento delle stesse dall’area di cantiere.

Come in tutte le ultime opere cementifere dopo l’evento tangentopoli, la popolazione è più attenta. Al via dei cantieri, la dicitura “strategica” autorizza in sintesi tutto ed ecco che anche in questo atto di “giustizia amministrativa” il ricorso “si rivela infondato nel merito trattandosi di opera dichiarata infrastruttura strategica, di preminente interesse per lo Stato DM n. 223/2014 – non solo diventa evidente che – (il D.M. n.d.r.) ha definito positivamente la valutazione di impatto ambientale – VIA – relativa al c.d. progetto TAP”.

Non resta alla Regione Puglia, “con riferimento alla prescrizione A44” di vigilare sul lavoro che farà TAP e come dimostrato ultimamente con il cantiere geognostico della Maddalena di Chiomonte in Valsusa, ma a lavoro finito, qualche inquinamento è scappato e l’opera geognostica è finita. Il lavoro TAP può andare avanti e la popolazione si vedrà così sbattuto in faccia dall’ordine pubblico la legalità della sentenza. [QUI la sentenza]

V.R. 20.4.17