Ricorso contro il declassamento dell’Ospedale di Susa

L’Unione Montana Valle Susa, presieduta da Sandro Plano, si appresta a fare ricorso al TAR contro la decisione regionale di declassare l’ospedale di Susa.

di Leonardo Capella

L’Unione Montana Valle Susa, presieduta da Sandro Plano, si appresta a fare ricorso al TAR contro la decisione regionale di declassare l’ospedale di Susa. La delibera della giunta Chiamparino infatti sancisce nella rimodulazione della rete Emergenza-Urgenza il declassamento dell’ospedale a pronto soccorso in area disagiata.

Scelta obbligata quella dei Sindaci che lamentano la scarsa attenzione al confronto dell’assessore Saitta, più volte sollecitato. Non è da escludere che anche le altre due Unioni Montale si uniscano ad adiuvandum al ricorso, i cui termini di presentazione scadono questo 26 gennaio.

L’unico segnale di dialogo finora pervenuto e peraltro non istituzionale, è un assemblea indetta per il 6 febbraio a Sant’Antonino di Susa dal consigliere regionale Antonio Ferrentino. All’incontro, dove sono stati invitati i sindaci della valle e i dirigenti dell’Asl To3, parteciperanno l’assessore Saitta e il vicepresidente del Consiglio regionale Nino Boeti. 

Assemblea che pare più un incontro di partito che un confronto istituzionale visti anche le date. La buona prassi istituzionale prevederebbe un confronto con i territori nella fase di stesura e non in tempi successivi a questa.

Infatti Plano polemizza con l’assessore, “Noi non abbiamo chiesto a Saitta un’assemblea ma un incontro ufficiale e istituzionale con i sindaci , non un incontro di stampo politico. Da tenersi nella sede dell’Unione montana. Non tutti gli amministratori della Val Susa sono iscritti al Pd: non bisogna fare confusione tra ruoli istituzionali e appuntamenti di partito”.

L.C. 15.01.15