Replica di Rifondazione Comunista all’articolo Elezioni in Valle. Zone grigie e la risposta del nostro redattore

Riceviamo da Rifondazione comunista una lettera di rimostranze in merito all’articolo Elezioni in Valle. Zone grigie, del 4 maggio. Di seguito alla lettera la replica dell’autore

 

Spett. redazione

   abbiamo letto l’articolo “elezioni in Valle Susa: zone grigie” a firma Fabrizio Salmoni. L’articolista del “Tg Valle Susa” è libero di tifare per qualsiasi compagine politica ma non di distorcere la realtà.

Primo, per quanto riguarda l’inserimento nel simbolo di Buttigliera Alta e de “L’Altro Piemonte a Sinistra” della dicitura “No Tav” ribadiamo che la cosa oltre ad essere del tutto legittima dà il senso di un impegno dei compagni che promuovono le liste sopra indicate, dicitura peraltro corredata da altre contenute come lavoro, diritti, beni comuni. Se qualcuno pensa di essere il depositario assoluto dell’assunzione di impegno e responsabilità che esse comportano, questo qualcuno è completamente fuori dalla realtà. Rifondazione non ha mai pensato di essere depositaria di alcunché pur essendo la prima forza politica in Italia che nei primi anni ’90 ha preso posizione contro il Tav.

Secondo, la ricostruzione delle scelte di Rifondazione Comunista e della Sinistra di Condove esprime tutta la faziosità dell’articolista. Come noto Rifondazione ha proposto in ogni dove la promozione di liste unitarie No Tav, ma perchè siano unitarie le liste devono essere concertate nella composizione e nei programmi d’insieme. Ciò purtroppo non è accaduto a Condove e in qualche altra realtà dove esponenti vicino ai 5 Stelle hanno rifiutato pregiudizialmente qualsiasi discussione di merito assumendo una posizione del tipo “prendere o lasciare”. E’ così che si fa l’unità, è così che si riconosce e valorizza il pluralismo politico, culturale?

Concludiamo col dire che la ricostruzione da parte dell’articolista del colloquio avuto con un dirigente torinese del Prc preoccupato solo della sopravvivenza del proprio partito appare fantasiosa, caricaturale e di una volgarità assoluta. Invece che rivolgere i propri strali contro chi condivide una stessa battaglia politica contro il Tav, contro la devastazione del territorio, ecc. forse sarebbe meglio fare una battaglia contro chi queste politiche distruttive le porta avanti. 
Ai sensi della legge sulla stampa chiediamo la pubblicazione della presente. 
Distinti Saluti.
 
Torino, 5 maggio 2014   

_________________________________________________

Ufficio stampa Rifondazione Comunista Torino

Via Brindisi 18/C – 10152 Torino

per contatti: Marisa Chiaretta – cell. 338 1170772

segretario provinciale – Ezio Locatelli – cell. 335 6034478

Nel mio editoriale non ho fatto altro che esprimere miei giudizi e riportare alcuni fatti verosimilmente chiarificatori di situazioni poco chiare. Personalmente mi hanno sempre infastidito le scorrettezze, le piccole meschinità, le furberie, difetti che in politica sono ancora più gravi perchè dimostrano cinismo e disponibilità all’inganno, entrambe caratteristiche del Potere in qualsiasi veste si presenti. Non sono cosi ingenuo da pensare che i comunisti non debbano fare propri gli insegnamenti di Machiavelli nella lotta politica ma la presa in giro degli elettori e dei valsusini tutti in nome di due posti in lista mi sembra eccessiva da accettare.
Per quanto riguarda il colloquio estemporaneo col dirigente di Prc, i cui punti chiave ho riportato fedelmente, si è svolto in pubblico alla presenza di testimoni. Le conclusioni vengono naturali. Se poi faziosità vuol dire stare con la resistenza popolare al Tav, ebbene si ammetto di essere fazioso: i valsusini hanno già troppi nemici. E contariamente a quello che dichiarava apertamente di augurarsi il suddetto dirigente io spero invece che vincano le vere liste No Tav. (F.S.)