Renzi pronto a dopare il PIL a favore dell’ennesima promessa fasulla

Operazione di doping per i governi europei con il ricalcolo del Pil secondo i parametri del nuovo sistema Esa 2010. I benefici per il governo italiano non sono pochi.

di Davide Amerio

Nel giugno scorso avevamo anticipato le conseguenze – economiche e politiche – delle nuove modalità di calcolo del PIL secondo le disposizioni europee note come Esa 2010 (vedi PIL o GDP le attività criminali diventano un valore).

In pratica il nuovo PIL sarà calcolato riformulando alcune parti: vengono inserite le spese per ricerca e sviluppo e le spese militari. Nel primo caso può essere un bene che i soldi destinati alla R&S vengano considerati come una ‘ricchezza’ (futura) e non solamente una spesa, anche se vista la quota esigua degli investimenti fatti in Italia su questo fronte credo lo spostamento delle cifre sia poca cosa.

Nel secondo caso considerare le spese militari come una ‘ricchezza‘ desta non poche perplessità. Tra l’altro vale la pena ricordare che la nostra Costituzione (perennemente sotto attacco) afferma che l’Italia ripudia la guerra come strumento per redimere le controversie internazionali.

La scelta però di inserire nel Pil voci riguardanti attività illegali tra cui la prostituzione, droga e contrabbando raggiunge i vertici dell’incredibile. Poiché il Pil dovrebbe misurare la ricchezza prodotta nel paese che viene in parte distribuita, in parte consumata e in parte esportata, inserire queste voci nel bilancio degli stati stravolge il senso morale di ‘bene pubblico’.

Da qui in poi, un bracconiere, uno spacciatore, uno sfruttatore, potrà, statene certi, difendersi in tribunale chiedendo delle attenuanti in quanto la sua attività, in fondo in fondo, produce anche beneficio sul Pil. Attendiamoci prossimamente che i ladri d’appartamento vengano catalogati come distributori impliciti della ricchezza nazionale. Gli alcolizzati che al volante procurano incidenti mortali potranno essere considerati impliciti propulsori di settori economici come farmaci, bare, carrozzieri (quindi automotive).

Questa cialtronata non poteva non suscitare la libido di quella compagine di allegri e irresponsabili affondatori del paese che continuiamo a chiamare governo.

Il boyscout Presidente Renzi ha già annunciato che quest’autunno l’Italia ripartirà con il botto. Il ministro Padoan offre subito la sponda emettendo un comunicato nel quale si annuncia che il Tesoro ritarderà la presentazione del documento di Economia e Finanza presso il Consiglio dei Ministri di una decina di giorni. I termini di legge prevedono la presentazione del documento entro il 20 di settembre (ma in fondo i termini di legge in Italia a cosa servono se non a essere violati?), questa avverrà invece il 1° di Ottobre per attendere i dati Istat aggiornati con il nuovo sistema Esa 2010.

Tradotto in termini politici significa che il ‘governo’, oggi sofferente per i risultati pessimi degli indicatori economici, beneficierà del trucchetto offerto dai nuovi parametri: ciò che fino a ieri è stato calcolato essere poco più che uno zero (Pil) diventerà, senza che nulla sia realmente cambiato nel paese, un 1-2 per cento.

Di conseguenza anche i parametri del debito pubblico (debito/Pil e deficit/Pil) potranno subire miglioramenti nominali.

Quale ghiottissima occasione per il boyscout di presentare questi numeri come conseguenza dell’azione efficace di governo? I media di regime ci andranno a nozze. I pochi che contesteranno saranno al solito relegati al ruolo di ‘gufi’ e ‘rosiconi’.

Di fatto nulla nel paese sarà cambiato se non un’azione di abbellimento che aiuterà i sostenitori della causa persa dell’euro e di questa Europa a sostenere l’efficacia delle norme di austerità, grazie all’ignoranza in economia diffusa tra la popolazione con la complicità dei soliti media.

D.A. 21.08.14