
di Leonardo Capella
Matteo Renzi ha presenziato il 18 febbraio, nel pomeriggio, all’inaugurazione dell’anno accademico del Politecnico di Torino e come avviene sempre più spesso all’esterno si sono dati appuntamento per contestarlo lavoratrice e lavoratori dell’ateneo, della provincia, di alcune fabbriche e studenti sia universitari che delle scuole superiori.
A garantire la sicurezza del premier numerosissimi agenti di polizia che hanno circondato l’area, filtrando gli accessi. Il presidente del consiglio, che è entrato passando da un ingresso laterale, durante la cerimonia è stato duramente criticato dai dei rappresentanti degli studenti.
All’esterno, un tentativo di aggirare il cordone di Polizia ha creato diverso trambusto e si è assistito alla rincorsa dei manifestanti, ad uno di loro raggiunto da alcune manganellate è stato strappato il microfono.
I temi e gli slogan della protesta vertevano di Jobs Act, dei tagli alla spesa pubblica relativi a scuola, sanità e servizi. Altri temi riguardavano la mancanza di politiche per la ricerca evidenziano la continuità con i governi Berlusconi, Monti e Letta. Critiche anche alla speculazione sul territorio attraverso le grandi opere inutili (Tav, Expo) e all’attacco all’accesso all’abitare per le fasce più deboli.
L.C. 19.02.15