Referendum 2023: sciopero della fame per l’informazione negata

REFERENDUM: SCIOPERO DELLA FAME  DI DAVIDE TUTINO PER IL DIRITTO AD ESSERE INFORMATI

Referendum
Referendum contro la guerra

REFERENDUM: SCIOPERO DELLA FAME  DI DAVIDE TUTINO PER IL DIRITTO AD ESSERE INFORMATI

di Redazione.

Referendum. Come accade a fronte di ogni stagione referendaria, che non abbia come oggetto qualche porcata dei desideria di chi occupa il governo del paese, come fu per l’ultimo ignobile referendum costituzionale per la modifica del numero dei parlamentari, il silenzio si abbatte sull’informazione. Gli Italiani non devono sapere che è in corso una raccolta firme per dare a loro il diritto di esprimersi sulla guerra e sulla Sanità.

Una guerra nel cuore dell’Europa voluta e diretta, ancora una volta, dall’impero americano che si ostina a non voler prendere atto del cambiamento geopolitico in corso. Una ostinazione pericolosa, per le sue implicazioni economiche e di escalation militare, nel tentativo insano di ostacolare quel mondo multipolare che, di fatto, vede l’affermazione di altre potenze sulla scena internazionale.

I tre referendum rimettono la parola in mano ai cittadini la cui opinione, in chiara evidenza contro questa guerra promossa da Usa e Nato, non ostante l’indecorosa e manipolatoria narrazione ufficiale, è stata silenziata dagli ultimi governi. Il meccanismo è oramai noto: di fronte alla complessità, la risposta della politica è semplificata e populista: chi contraddice la narrazione rituale viene emarginato, classificato, e accusato ignobilmente, di essere ora “putiniano”, mentre ai tempi del Covid era no-vax e antiscientifico.

Oltre alla chiara violazione dell’art. 11 della Costituzione Italiana, a essere violata è la dignità di avere opinioni differenti, e la libertà stessa di esprimerle. Non di meno il diritto a essere correttamente informati è stato riposto nel dimenticatoio da una stampa e una televisione asservita ai padroni di turno.

Numerose sono state le manifestazioni di piazza contro la Guerra e contro questo sistema informativo in occasione della recente festa della Repubblica: ovviamente non ne avete saputo nulla, a dimostrazione di quanto la nostra “Repubblica” sia sempre più simile a un cartonato pubblicitario. Ora il prof. Davide Tutino, ha iniziato uno sciopero della fame per denunciare il silenzio nei confronti dei Referendum.

TRE REFERENDUM: SCIOPERO DELLA FAME PER ROMPERE LA CONGIURA DEL SILENZIO

3 Giugno 2023

Mentre la NATO prepara i piloti degli F-16 per attaccare la Russia con armi nucleari, e la Russia punta i suoi missili sulla serva Europa e sulla serva Italia, da oggi intraprendendo uno sciopero della fame.

Intendo così dare corpo alla scelta pacifista e referendaria vietata su tutti i mezzi di informazione, i quali agiscono contro le leggi e in spregio della propria morale.

Ricordo che i referendum sono strumenti garantiti dall’articolo 75 della Costituzione, ed è preciso dovere delle istituzioni e dei mezzi di informazione mettere i cittadini a conoscenza della possibilità di firmare.
Sotto i bombardamenti della propaganda di guerra è oggi vietato conoscere, vietato firmare, vietato scegliere, vietato uscire dalla guerra, vietato ogni dibattito sui tre referendum per la pace e la salute.

Cosa chiediamo?

Chiediamo a tutti i mezzi di informazione di rompere il patto di omertà, di farlo ora, perché navighiamo verso le fauci dell’abisso.

Chiediamo a tutti i cittadini di firmare e fermarli ora; non confidate nella saggezza dei sovrani, sono già sulle loro scialuppe.

Professor Studente Davide Tutino
Resistenza Radicale

Sul sito generazioni future è possibile sottoscrivere i Referendum anche on line. Non perdete quindi questa occasione di far sentire la vostra voce che la maggioranza dei politici vorrebbe silenziare!

I tre quesiti referendari saranno:

Richiesta di referendum abrogativo (23A01448) annunciata nella “Gazzetta Ufficiale” Serie generale n. 53 del 3/3/2023
«Vuoi tu che sia abrogato l’art. 1 del decreto-legge 2 dicembre 2022, n. 185 (Disposizioni urgenti per la proroga dell’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle Autorità Governative dell’Ucraina), convertito in legge n. 8 del 27 gennaio 2023 nelle parole: “E’ prorogata, fino al 31 dicembre 2023, previo atto di indirizzo delle Camere, l’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle Autorità Governative dell’Ucraina, di cui all’art. 2-bis del decreto-legge 25 febbraio 2022, n. 14, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 aprile 2022, n. 28, nei termini e con le modalità ivi stabilite.”?»

Richiesta di referendum abrogativo (23A01743) annunciata nella “Gazzetta Ufficiale” Serie generale n. 64 del 16/3/2023
«Volete voi che sia abrogato l’art. 1, comma 6, lettera a), legge 09 luglio 1990, n. 185, rubricata “Nuove norme sul controllo dell’esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento”, e successive modificazioni (che prevede: “6. L’esportazione, il transito, il trasferimento intracomunitario e l’intermediazione di materiali di armamento sono altresì vietati: a) verso i Paesi in stato di conflitto armato, in contrasto con i princìpi dell’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite, fatto salvo il rispetto degli obblighi internazionali dell’Italia o le diverse deliberazioni del Consiglio dei Ministri, da adottare previo parere delle Camere” limitatamente alle parole “o le diverse deliberazioni del Consiglio dei Ministri, da adottare previo parere delle Camere”?»

Richiesta di referendum abrogativo (23A01449) annunciata nella “Gazzetta Ufficiale” Serie generale n. 53 del 3/3/2023
«Vuoi tu abrogare l’art. 1 (Programmazione sanitaria nazionale e definizione dei livelli uniformi di assistenza), comma 13, decreto legislativo n. 502/1992 (Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell’art. 1 della legge 23 ottobre 1992, n. 421 (Gazzetta Ufficiale n. 305 del 30 dicembre 1992 – Supplemento ordinario n. 137) limitatamente alle parole “e privati e delle strutture private accreditate dal Servizio Sanitario Nazionale“?»

ITALIA PER LA PACE sarà il titolo della campagna referendaria contro l’invio di armi in zone di guerra. L’iniziativa referendaria sarà articolata in due quesiti che verranno proposti dal comitato Generazioni Future e dal comitato Ripudia la Guerra. Il terzo quesito verrà proposto dal comitato Generazioni Future.

Referendum
Referendum

1 Trackback / Pingback

  1. Zelensky Biden ONU 2023: che la farsa sia con voi (parte I) - TgValleSusa

I commenti sono bloccati.