
di Redazione
Professori: M. Clerico, Politecnico di Torino; L.Giunti, Commissione Tecnica della Comunità Montana; L.Mercalli, SMI – Società Meteorologica Italiana; M. Ponti, Politecnico di Milano; A. Tartaglia, Politecnico di Torino; S.Ulgiati, Università Parthenope di Napoli; M. Zucchetti, Politecnico di Torino.
“Uno dei casi più noti di lotta per i beni comuni in Italia, caratterizzati da aspre polemiche nel corso degli ultimi 20 anni, è l’opposizione popolare alla costruzione della linea ferroviaria ad Alta Velocità (HSR, “TAV”, in italiano) tra Torino e Lione, progettato per attraversare la Valle di Susa (al confine italiano-francese) e le Alpi. Questo progetto HSR comporta ancora, nonostante i 20 anni di continuo aggiornamento e di rielaborazione, una grande quantità di questioni ambientali e di problemi economici irrisolti. Una questione di insufficiente equilibrio costi-benefici è recentemente venuta a prove evidenti, soprattutto in vista della diminuzione del traffico non trascurabile dei passeggeri e delle merci nella direzione Torino-Lione. Vengono discussi gli aspetti più importanti riguardanti il bilancio costi e benefici economici dichiarati, considerazioni energetiche, vincoli legali, di impatto ambientale, il potenziale impatto sulla salute e le esperienze negative di altri progetti.”
“Il bilancio costi-benefici insufficiente , soprattutto in considerazione della notevole diminuzione del traffico passeggeri e merci lungo la direzione Torino-Lione, è venuto in evidenzai quando il governo francese (a partire da luglio 2012) ha annunciato una revisione della spesa che potrebbe fermare la costruzione del HSR Torino – Lione e altre linee sul versante francese.”
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