Prove di manifestazione

Ognuno prepara la manifestazione No Tav di sabato a suo modo: i valsusini con assemblee popolari nei paesi, incontri con i cittadini.Virano con dichiarazioni sorprendenti, i soliti noti con minacce scritte.

bassottidi Fabrizio Salmoni

 

E’ difficile spiegarsi perchè di fronte all’annuncio di una manifestazione pacifica del Movimento No Tav (“portate le famiglie!” è stato detto) a Chiomonte per sabato prossimo, l’architetto Virano dichiari: “Una manifestazione che si preannuncia particolarmente cattiva. Ne vedremo delle belle” (Repubblica, 18 Febbraio, art. firmato r.t.). Ora, delle due l’una: o Virano parla tanto per far scrivere i suoi amici giornalisti o sa che qualcun altro dei suoi amici sta preparando qualche brutto scherzo. Se poi aggiungiamo nel calderone dell’apprendista stregone (provvisoriamente, perchè mancano ancora due giorni; vediamo cosa riescono a inventarsi) le minacce scritte nei confronti di quattro nomi non rivelati (due li possiamo anche immaginare…) pervenute all’Ansa da parte di fantomatici e sconosciuti Noa (Nuclei Operativi Armati) ci viene da pensare che sono partite le solite manovre per deviare l’attenzione dell’opinione pubblica dai messaggi della manifestazione e accentrarla sul concetto su cui stanno lavorando le redazioni dei media locali e l’ala estremista  della Procura torinese: il terrorismo e la violenza. Siamo abbastanza stufi di questi giochetti che vanno avanti da anni e nessuno dell’efficientissima Digos è mai riuscito a disvelare: palottole, veleni, incendi di presidi, ordigni esplosivi “che solo l’intuizione geniale del bersaglio” impedisce di esplodere, molotov “inesplose” sullo zerbino della vittima in un condominio presidiato dalla stessa Digos e dotato di videosorveglianza. O forse ci sbagliamo noi, fanno quello che possono e ce lo fanno sapere: non deve essere semplice individuare da un filmato dopo tre anni un singolo carabiniere che sevizia un arrestato alla Maddalena invece che tutta la banda di colleghi dello stesso reparto e Ps a volto scoperto complici del pestaggio.