Proposta di fondazione di un gruppo per la Val di Susa

Lettera di Michele Schiavino.

Vorrei ricordare i versi di Martin Niemöller «Quando i nazisti presero i comunisti, / io non dissi nulla /perché non ero comunista. /Quando rinchiusero i socialdemocratici / io non dissi nulla /perché non ero socialdemocratico. /Quando presero i sindacalisti, /io non dissi nulla /perché non ero sindacalista. /Poi presero gli ebrei, /e io non dissi nulla /perché non ero ebreo. /Poi vennero a prendere me. /E non era rimasto più nessuno che potesse dire qualcosa»  L’esopolitica, nuova frontiera del confronto tra popoli, si occupa della necessità e implicazioni del contatto, ed è insegnata in maniera chiara dalla giornalista italoamericana Paola Leopizzi Harris (www.paolaharris.com), e dal dottor Michael Salla (www.exopolitics.org). Non ebbe paura ad esporsi il 6° uomo che camminò sulla luna, Edgar D. Mitchell, morto il 4/02/2016 a 85 anni. Non penserete che la vita come la nostra si sia evoluta solo su questo pianeta? Solo perché su questo pianeta non esiste la tecnologia per i viaggi intergalattici, credo, non esclude che altri ne siano in possesso. Non avere ora la tecnologia per i viaggi nel tempo, sempre ufficialmente, non esclude che non la si abbia nel futuro. E che queste persone non tornino nel loro passato, per noi presente, per avvertirci di cosa ci capiterà se continuiamo su questa strada. Ma se la cambiamo? Il destino ce lo scegliamo da soli. Anche se fosse tracciato, se noi non lo percorriamo, a che serve? Dobbiamo anche porci alcuni interrogativi. Perché ci sono trasmissioni televisive che incolpano i popoli di altri pianeti di tutto, dalle epidemie per ridurre il numero della popolazione, a ogni porcheria che commettono i gruppi di potere? Non troviamo un colpevole su cui scaricare responsabilità non sue, magari in vista di una falsa invasione di questo pianeta atta a giustificare una dittatura mondiale di stampo militare neonazista. Servono leader per guidarci verso la fratellanza intergalattica. Inutile e stupido da respingere, perché saremo noi stessi ad autodistruggerci, e ad eventuali invasori da altri pianeti non resterà altro che allungare la mano e prendersi il rimanente. Rispetto ai quattro elementi della teoria dei giochi indicati da M. Fontana e R. Balconi, il documento www.econ.unito.it/vannoni/docs/thgiochi/pdf ne indica un quinto in più. Ma quali sono questi elementi? 1-I giocatori, che sono i popoli e le culture; 2-Le azioni cioè l’insieme delle mosse a disposizione dei giocatori; 3-l’informazione, che può cambiare le decisioni dei giocatori; 4-Le strategie, cioè l’insieme dei possibili piani d’azione: una strategia, dunque, specifica un’azione per ognuna delle situazioni in cui il giocatore può essere chiamato a decidere ( indipendentemente dal fatto che poi venga effettivamente a trovarsi in quella situazione ); 5-I play – off, (o le vincite), gli esiti del gioco per ciascun giocatore: la sconfitta, cioè rifiuto totale, assorbire gli altri, farsi assorbire gli altri, e la vittoria, cioè la convivenza. Ratificare il trattato firmato all’ONU il 07/07/2017, che chiede lo smantellamento delle armi nucleari. Le armi a frequenza, MUOS compreso (utili per anestetizzare la popolazione e i manifestanti, per disperderli o caricare impunemente, o per stimolare l’aggressività giustificando così repressioni violente), vanno smantellate ed espulse dal suolo europeo. Gli accordi militari devono avere i seguenti punti: 1- Le sottoscritte e i sottoscritti capi di stato e di governo si impegnano all’osservanza dei seguenti punti, la base per il rimanere nell’alleanza; 2 – Le basi sono territorio europeo, pagano tutto fino all’ultimo centesimo, restituiscono soldi, sconti, facilitazioni finora ottenuti; 3 – I militari accusati di avere commesso reati in un paese diverso da quello di origine, vanno consegnato alla giustizia del paese interessato; 4 – Fino alla loro totale eliminazione, tutte le armi non convenzionali lascino immediatamente il territorio europeo, il cui attraversamento via aria, acque, aria, è vietato e la cui violazione costituisce un atto di guerra; 5 – Dal territorio europeo non partiranno azioni militari contro paesi che non abbiano attaccato per primi, e solo dopo aver capito da chi è veramente partita la provocazione. Il TGV dimostra che la TAV esiste già, e che può viaggiare con alcuni accorgimenti senza bisogno di tutto quel macello. Sospendere lavori fino al 31 dicembre 2030. In attesa, dibattiti sulle grandi opere e alcune iniziative: riapertura stazioni chiuse e secondo binario dove manca; potenziamento strutture sanitarie per residenti e turisti; collegamenti tra il territorio e stazioni – porti – aeroporti; trasporto locale dalle stazioni ai capoluoghi di regione; potenziamento scuole settore turistico e sanitario, anche serale; insediamenti produttivi per abbigliamento e materiale di lavoro.

Fede per l’Europa