
Giorni d’attesa in Clarea quelli di questa settimana. Attesa della nuova manifestazione di sabato. Che ha visto, come di consueto, la notizia di annunciati attacchi al cantiere, questa volta anche alle persone. Da parte di un nuovo e sconosciuto gruppo… il teatrino anche questa volta si ripete, talmente uguale da far pensare ad un gioco architettato ad arte a tavolino…
Ma intanto in questi giorni sentieri, boschi e quant’altro vengono ripetutamente ed in maggior numero visitati, controllati… boschi e visitatori, tutti ugualmente coinvolti in quello che un tempo era territorio libero, attraversato da pellegrini, abitanti e dai tanti animali del bosco e che ora è divenuto, in nome della grande irrinunciabile opera, posto di blocco e di incontri progettati dall’interno delle reti.
Oggi un grande camion, carico della pietra della galleria lentamente si fa strada nel ventre della terra, sale con fatica i tornanti del cantiere, passa oltre i prefabbricati delle caserme e si conquista la corsia dell’autostrada. Direzione est, destinazione sconosciuta, ma probabile passaggio anche oggi in buona parte delle statali della bassa valle, in mezzo ai paesi, con il suo carico di finissima polvere al seguito, splendida cipria di micro particelle.
Un altro camion si fa poi strada tra i tornanti, carico di jersey (utili per il prossimo sabato?) e si ferma sull’alto del cantiere, pronto a scendere verso Chiomonte.
Questo è il mondo della polvere. Che è sempre presente, già dagli inizi dello scorso dicembre, e che si rende ben visibile soprattutto in controluce, soprattutto se non piove, anche se il terreno è ancora tutto intriso d’acqua. Polvere affettuosa, che ti entra ovunque, te la senti in bocca, in gola, non ti abbandona, penetra nelle tue vie dell’aria e s’allunga nel tuo sistema circolatorio… polvere assassina. Ma democratica. Perché non fa differenze di persona, in una valle che parrebbe così chiaramente divisa tra i fautori dell’alta velocità ed i contrari. Insomma, la polvere va oltre ed equamente si distribuisce, sale sull’autostrada, si infila nei filtri delle auto e dei camion di passaggio, dando inizio a splendidi viaggi e poi sale ancora un poco, oltre la collina, e si allarga lentamente su tutta la vallata…
Hai un bel dire che sei no tav o si tav, alla polvere non importa proprio nulla ed ora siamo solo all’inizio… Dietro i bei sogni di stazioni internazionali, di crescita esponenziale di turismo, di allettanti compensazioni di fatto c’è soprattutto lei, con le sue cambiali in bianco… e la sua fantasia nel creare i malati ed i morti di domani… prima i bambini ed i vecchi… con cavalleria… Ma certamente uno sguardo preferenziale lo dedica anche ai lavoratori del cantiere, forze dell’ordine comprese, particolarmente impolverate, perché la loro nuova caserma è proprio sul camino d’aria delle nuvole polverose.
Mentre i grandi promotori della grandiosa opera qui non ci sono mai.
Eppure persino un airone alcuni giorni fa è venuto a cercare cibo sull’alto del torrente… Strano, gli aironi sono sempre più a valle, a pescare nel fiume… Forse la moria di pesci di qualche tempo fa andrebbe verificata meglio.
Manca poco al 22…..
Gabriella Tittonel
20 febbraio 2014