Permessi restrittivi solo per alcuni

I No Tav denunciano da tempo, ed inascoltati, quella che è considerata come truffa. Cammion senza permessi che non possono circolare su strade interdette e soldi pubblici intascati

Foto Luciano Ciartano

di Valsusa Report

Era il 27 giugno quando il Governo, con l’allora Ministro della Lega Maroni, faceva sgomberare il luogo occupato dai No Tav sull’allora piazzale della maddalena regolarmente pagato come plateatico al comune di Chiomonte, erano le ore 6e30 del mattino quando i primi segnali dell’arrivo delle forze in divisa dava il via all’uscita dei No Tav dalla Maddalena di Chiomonte.

FOTO LUCIANO CIARTANO
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Dopo l’arrivo del cantiere le prime operazioni di stabilizzazione antinotav fecero costruire una nuova uscita autostradale sulla direzione di Susa della A32, nel tempo questa uscita si consolidò con l’arrivo delle guardie alpine al cantiere, la spesa complessiva dello svincolo raggiunse a tre anni di distanza la cifra di 3,3 milioni di euro nei capitoli di spesa 2011, 2012 e 2013 convenzione tra Sitaf, che gestisce l’Autostrada A32 e Ltf, che gestisce il Tunnel Geognostico della Maddalena fino al 2014.

FOTO LUCIANO CIARTANO
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Quindi i soldi pubblici spesi per lo svincolo sono stati spesi per agevolare l’entrata in cantiere di cammion dalle grosse sagome e dai pesi superiori a 35 q.li. In aggiunta a questo vi è da ricordare che l’altro accesso al cantiere dalla via normale, cioè via Avanà che scende dalla statale per Bardonecchia, ha dal 2004 il vincolo di zona d’interesse archeologico e paesaggistico ed inserita in area vincolata dal punto di vista ambientale ai sensi del D.M. 01.08.1985 quindi il divieto di transito ai veicoli di portata superiore a 35 q.li serve a conservarla tale, in definitiva potrebbero accedervi sagome un po più superiori di un cammioncino da muratore o un camper, non di certo dai grossi ingombri delle cisterne del gasolio o dei tir che trasportano all’interno del sito i materiali di fabbricazione su su fino al cantiere.

FOTO LUCIANO CIARTANO
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I No Tav denunciano da tempo questo stato di cose all’interno dei famosi aperipranzo del mercoledì dove all’incirca una decina di oppositori si trova a consumare libagioni e al passaggio di grossi camion si fa avanti per informare i conducenti sul fatto di poter incorrere in sanzioni. “Ci trattano come dei delinquenti, come ci avviciniamo ai cammion escono dal recinto e fanno sicurezza al passaggio e alle volte dipende da chi c’è ma veniamo spinti via, loro non sanno del divieto del comune di Chiomonte,  e pensano di aver ragione” ci dicono i presidianti. Qui di seguito il divieto.

FOTO LUCIANO CIARTANO
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Non basta, nella nuova Ordinanza Prefettizia, addirittura si legge che questo genere di attività (apericena ndr)disturba l’ordine pubblico e quindi deve essere fermato il transito per via Avanà, qui l’ordinanza.  Non basta, una signora che frequenta gli aperipranzo avvicinandosi ci riferisce: “sono passati e ci hanno detto che se parcheggiamo su via Avanà ci fanno la multa, siamo all’assurdo, loro possono fare tutto quel che vogliono e noi dobbiamo essere cacciati”. Italie diverse basta passare il confine-cantiere.

V.R. 10.10.15