Perché lascio il M5S e aderisco a Vox Italia di Fusaro

Mentre i "vertici" cercano di metterci le pezze con i facilitatori, il M5S continua a sfaldarsi. Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Franco Trivero, presidente di pro Natura in Alta Valle di Susa, già candidato all'uninominale per il M5S.

di Franco Trivero.

Ci sono momenti che appartengono all’esistenza di ognuno di noi, in cui diventa necessario dire basta! Questo assume una funzione terapeutica, utile a metabolizzare tutto il percorso di  sacrificio che in modo coerente si è sopportato per amore della scelta politica che si è condivisa.

Il M5S per me è stato questo, non rinnego nulla degli anni trascorsi da attivista e la candidatura l’ho vissuta come un’investitura di responsabilità civile a cui doveva corrispondere un progetto politico.

Ci abbiamo creduto in molti nella possibilità di essere protagonisti di una rivoluzione culturale e politica al servizio del cittadino, della tutela del territorio, dell’ambiente, della salute pubblica.

Gli oltre 32% di elettori che hanno aderito al progetto politico del Movimento chiedevano e volevano  questo.

Il M5S ha intercettato,  a livello nazionale, tutte le lotte dei comitati spontanei di cittadini, che nei territori lottavano contro un sistema politico trasversale corrotto nei valori e nell’ identità.

Non vi erano interlocutori politici e il M5S si è appropriato di queste  lotte :

NO TAP – NO TAV – NO ILVA – NO GRONDA – NO TERZO VALICO – NO PEDEMONTANA ECC…

Si è reso “politicamente garante” della risoluzione di tutte le battaglie sui territori.

Nell’azione politica intrapresa dal Movimento, da quando è andato al Governo, abbiamo assistito alla più grande truffa elettorale compiuta in nome della Democrazia.

Questa mia affermazione è sorretta dalla convinzione che quando in un contratto di Governo si pone il vincolo della “costi-benefici”questo è lo strumento tecnico utile a nobilitare le scelte politiche, secondo il principio del “perché si spendono soldi” e non l’importante è spenderli.

Quando poi si rinuncia ad applicare l’analisi alle opere infrastrutturali definite “inutili inefficaci e/o troppo costose”,  sino ad umiliare la Commissione e il prof. PONTI,  come dichiarato nelle interviste rilasciate dallo stesso. Ecco che allora si accetta di diventare “complici” di quel sistema, che garantisce il saccheggio delle risorse finanziarie, che si voleva combattere e che troppo spesso le inchieste giudiziarie hanno definito corrotto e marcio.

Come si può parlare di onestà e poi tradire i valori identitari e il programma con il quale si è ottenuto il consenso elettorale?

Sono convinto che non è onesto chi non ruba, ma colui che viene messo nella condizione di rubare e non lo fa’. Ecco l’onestà appartiene a quest’ultimo!

Quello a cui abbiamo assistito è un “furto di speranza e di rivoluzione culturale” di riscatto di quel ceto sociale che con il voto ha esercitato la Sua Sovranità.

Questo è quello di cui Lei Di Maio, capo politico è responsabile ma lo è insieme a tutti coloro che sono stati eletti, con un preciso mandato: Castelli, Carabetta, Pirro per citarne solo alcuni…

Questo rappresenta l’atto di DISONESTÀ politica di cui siete responsabili.

Ricordo i mesi di telefonate in cui si rivendicavano a gran voce richieste di incontri, al Ministero delle Infrastrutture, con tecnici,  avvocati e studiosi del controsservatorio Valsusa:  ing.Poggio, Vela, prof.Tartaglia, dott.Giunti per citarne alcuni…

Le risposte ripetute come un mantra, da Laura Castelli, Luca Carabetta ecc… “lasciateci lavorare, è tutto sotto controllo, risolveremo, faremo…”

Risposte rassicuranti che con il senno di poi hanno fatto emergere con quanta presunzione, negligenza, ignoranza, e arroganza,  hanno interpretato la loro azione politica. La politica è compromesso, ma Voi lo avete confuso con la compromissione, svendendo e umiliando i valori del M5S.

Alberto Perino vi descrive bene: “La categoria a cui ascriverli è quella di chi non sai mai come prenderli. Persone che fanno danni veri”.

Desidero esprimere la mia solidarietà e stima a Francesca Frediani e Jessica Costanzo parlamentare eletta del M5S che ieri (8 dicembre 19) ha aderito alla marcia NO TAV. Ha dimostrato onestà intellettuale, dignità, e coerenza nel difendere i propri valori camminando con noi. 

Erano presenti anche Consiglieri di Torino, certo non sono mancati i momenti di confronto e riflessione sul “cosa ci fate Voi ancora nel Movimento”. Rimane il rispetto di scelte che sono personali!

Il fallimento del M5S lascia un vuoto politico enorme, avere rinunciato all’etica della Politica quale tutela del bene comune, al servizio delle comunità e delle lotte ha generato un divorzio tra gli elettori e la politica.

La politica non serve più il bene comune, ma le logiche dell’economia finanziaria. Gli effetti del divorzio si vedono a livello globale: crescita delle disuguaglianze, aumento della povertà  e disoccupazione.

I beni comuni non possono obbedire alla logica del “mercato”. La salute, l’istruzione, la casa, il lavoro sono l’ossatura di una comunità, la sua fonte di vita! Questi beni sono vita, e la vita non è una merce in vendita. L’economia senza etica finisce per divorare se stessa.

Di questi temi e di altro si è parlato il 24/11 a Milano -Palazzo delle stelline-.

Presentazione di VOX Italia con Diego FUSARO, il prof. Mauro Scardovelli docente di Diritto Costituzionale e altri… Scardovelli ha comunicato  con entusiasmo, che è stato incaricato da VOX Italia di formare le future classi dirigenti e attivisti, con il contributo di un maestro quale è Paolo Maddalena già giudice della Corte Costituzionale, con l’obbiettivo nel programma politico di “attuare la costituzione” questo  è il progetto di VOX Italia.

Il movimento unisce valori di destra e idee di sinistra. Valori dimenticati dalla destra e idee abbandonate dalla sinistra. VOX ITALIA è un movimento politico che nasce per dare voce all’interesse Nazionale.

Anche noi siamo implicati in questo furto di speranza. Non basta puntare il dito perché la politica è anche il frutto delle nostre scelte, lo specchio dei nostri atteggiamenti. Non basta nemmeno la solidarietà, la quale rischia di diventare complice se interviene senza denunciare le cause politiche della povertà, che non è mai una fatalità.

Ho abbracciato il progetto di VOX Italia perché apprezzo Fusaro, Scardovelli e Maddalena. Rappresentano una icona di Valori in cui mi riconosco.

Lo faccio con lo stesso entusiasmo,  convinto che solo da una onesta azione di partecipazione civile, si possa contribuire a esercitare quel valore costituzionale che si chiama “sovranità”.

Franco Trivero.