PD vanta le Primarie ma a Torino blocca la Città Metropolitana

Il PD gioca con le primarie ma blocca le piccole opere utili in Città Metropolitana a Torino. La denuncia della deputata Laura Castelli (M5S).

di Bruno Garrone.

Mentre i media ci bombardano del – presunto – successo di Renzi con le primarie del PD, dove nuovamente si assiste al balletto dei numeri e, comunque, i risultati indicano il calo di consensi, nella pratica quotidiana il PD nella Città Metropolitana di Torino, blocca le numerose opere urgenti per la città e la provincia. 

Grazie al sistema elettorale escogitato per la C.M., che non consente a chi vince di avere una maggioranza netta che possa operare in autonomia (chi decide non viene eletto dai cittadini ma dagli stessi politici che si auto referenziano), il Partito Democratico, ben più interessato alle “grandi opere inutili” che a quelle necessarie per la vita dei cittadini, fa mancare il numero legale in Città Metropolitana, quando si devono prendere decisioni importanti.

La denuncia arriva dalla parlamentare Laura Castelli (M5S) che, in un comunicato congiunto con  gli eletti del Movimento Cinque Stelle di Torino e Regione Piemonte insieme a quelli della Città Metropolitana, denunciano l’atteggiamento del Partito Democratico:

Ecco cosa fa il PD per la festa dei lavoratori: blocca numerose piccole opere urgenti che coinvolgono tutti i comuni della provincia di Torino. Scuole, manutenzioni straordinarie di strade e lavori in seguito a alluvioni.
Mentre da una parte il PD apriva i seggi per votarsi il segretario di partito e vantarsi di una democrazia che non esiste, dall’altra metteva in ginocchio una intera provincia, lavoratori e famiglie.

Hanno fatto finta di abolire le province, si sono inventati le città metropolitane (dove chi decide non viene scelto dai cittadini), il loro premier non finanzia i servizi essenziali e continuano a tagliare sugli enti locali.
E poi arriva la ciliegina sulla torta. In consiglio metropolitano a Torino il PD fa cadere il numero legale e abbandona l’aula per la votazione del Documento Unico di Programmazione: le opere pubbliche dei prossimi 3 anni sono bloccate dal PD.

 

In ballo ci sono decisioni che riguardano la bonifica e la messa in sicurezza di edifici pubblici, oltre a palestre e scuole della Provincia; la bonifica dell’amianto per la scuola di Pinerolo; lavori e interventi per il Ponte sul Po e bonifiche a Settimo Torinese e altri impegni per un totale di oltre 7 milioni di euro.

A riguardo i rappresentanti del Movimento Cinque stelle in Città Metropolitana hanno rilasciato il seguente comunicato:

Oggi diversi punti importanti erano all’ordine del giorno del consiglio metropolitano di Torino, il più cruciale per il funzionamento dell’ente era il Dup: documento unico di programmazione che contiene opere per quasi 8 milioni di euro tra cui 22 interventi sulle scuole, i lavori del ponte di Castiglione e della frana di Rorà. Purtroppo, la lista Civica per il Territorio non era presente in aula e i consiglieri della lista Città di Città si sono alzati facendo mancare il numero legale. La mancata approvazione del Dup provoca dei seri problemi all’ente e ai comuni che attendono interventi importanti. Il gesto dei consiglieri di Città di Città è quindi grave e connota assenza di responsabilità nei confronti del territorio metropolitano. Strade  e scuole non hanno colore politico, stante l’importanza riconvocheremo in tempi brevi una nuova seduta del consiglio metropolitano.

 

(B.G. 02.05.17)