Partorisce in autostrada: dall’ospedale di Susa era stata indirizzata a Rivoli

Parto di un neonato in una piazzola dell'autostrada A32, come volevasi dimostrare le mamme a Susa avevano ragioni da vendere denunciando i pericoli generati dal depotenziamento dell'ospedale di Susa

di Davide Amerio                                                        

Prima o poi doveva accadere. L’incidente era nell’aria. Dopo le tante assicurazioni sulle attività di riorganizzazione del reparto di Ostetricia presso l’ospedale di Susa da parte del primario Dott. Chiappa, ecco l’evento che in molti paventavano. Domenica notte una mamma ha partorito in autostrada dopo essere stata indirizzata all’ospedale di Rivoli invece che al più vicino (e naturale presidio) di Susa.

Protagonista Mahamma Bourauki e il piccolo Mohamed. Per fortuna entrambi stanno bene. I genitori sono però piuttosto alterati per quanto accaduto. Il piccolo è il terzo figlio della coppia e i maggiori erano entrambi nati a Susa.

Si è verificato il copione più volte denunciato dal Comitato delle Mamme di Susa: a causa di una complicazione possibile (o presunta) per il parto, alla partoriente viene negata la possibilità di essere ricoverata a Susa e viene indirizzata all’ospedale di Rivoli.

La donna si era presentata a Rivoli nella giornata di sabato per la presenza di doglie ma dopo accertamenti è stata rimandata a casa per assenza di contrazioni.

Queste si sono ripresentate invece la domenica sera; il padre del piccolo Mohamed, Abdel Aziz Mejdoubi, ha telefonato a Susa comunicando le dolorose doglie della moglie. Gli è stato risposto di recarsi a Rivoli e, seppur dubbioso per la distanza, ha caricato  la moglie in macchina e si è messo in viaggio. Dopo poco le acque si sono rotte e il bambino è nato su una piazzola dell’autostrada A32 tra le braccia del padre in vana attesa di una ambulanza che non è giunta in tempo.

L’accaduto dimostra l’assurdità di una politica e di una gestione degli ospedali sul territorio basata esclusivamente su parametri economici astratti e non sui problemi concreti e sui pericoli. Che cosa sarebbe accaduto in caso di inconvenienti seri durante il parto? Di chi sarebbe stata la responsabilità?

Giusto qualche giorno qualche fa il sindaco di Torino Fassino aveva dichiarato (qui a Susa) che grazie alla realizzazione della città metropolitana un eventuale problema all’ospedale di Susa sarebbe diventato un problema anche del sindaco di Torino. Possiamo quindi ora attendere un intervento deciso del sindaco Fassino a riguardo?

Ora l’Asl rimpalla la responsabilità dell’accaduto sui genitori dichiarando che al telefono non era stata specificata bene la situazione. Di parere diverso i genitori del piccolo Mohamed che hanno presentato denuncia ai carabinieri per accertare eventuali responsabilità.