
di Redazione.
Sono in corso, da questa mattina, incontri del Direttore Flavio Boraso con sindacati, dipendenti dell’Ospedale di Susa per spiegare la prossima e inevitabile chiusura del Punto Nasciate a Susa voluta dalla Regione Piemonte e dalla maggioranza di governo della Regione.
E’ previsto un incontro con il Comitato Mamme che si aspettava chiarimenti e una possibilità di dialogo con la Regione. Pare invece fosse già tutto previsto e sia l’Asl che la Regione Piemonte sono usciti con dei comunicati stampa, a riunioni ancora in corso, per annunciare la chiusura del Punto nascite e la sostituzione con il progetto Day Service, un progetto sperimentale attuato già a Courgnè.
Malumori si percepiscono tra la popolazione segusina e gli addetti all’ospedale per questo ennesimo colpo di mano sulle spalle dei cittadini. Il comunicato stampa rilasciato da ASL To3 recita:
Attraverso l’attivazione del Day Service, la qualità dell’assistenza assicurata ad un’ampia fascia della popolazione femminile, neonatale e pediatrica farà un notevole passo avanti “ sottolinea il Dr. Flavio Boraso – Direttore Generale dell’ASL TO3 “ un miglioramento che, attraverso i percorsi mirati di presa in carico, supera enormemente l’aspetto inevitabile della chiusura del punto nascite fornendo risposta molto più ampia e qualificata ai bisogni reali che coinvolgono un numero elevato di pazienti; l’organizzazione del sistema è stato un percorso impegnativo e per questo intendo ringraziare tutte le professionalità coinvolte che dapprima hanno lavorato al progetto e che ne seguiranno l’attuazione pratica. Ringrazio altresì l’Assessorato Regionale alla Sanità per averci affiancato nel condividere il decollo di questa impegnativa innovazione che testimonia l’attenzione del sistema sanitario verso questa area territoriale. Come tutte le innovazioni, se sarà necessario, apporteremo nel tempo i necessari ulteriori miglioramenti. Posso comprendere l’amarezza e il disagio di chi non condivide la chiusura del punto nascita, ma fermo restando l’obbligo normativo in tal senso, ritengo si stia offrendo alla popolazione un servizio altrettanto utile, che se si esclude il singolo momento del parto, offre alle donne ed al bambino un potenziamento dei servizi di prossimità in una zona indiscutibilmente disagiata”
Capiremo meglio nelle prossime ore le modalità di questo servizio e le obiezioni dei soggetti coinvolti.