Nuovi treni e linee digitali mandano in pensione la TAV

Il futuro e il risparmio di tempi e soldi sono la parola d’ordine di qua e di la del confine. Francia e Italia acquistano treni e ristrutturano le infrastrutture ferroviarie.

di Valsusa Report

Se ne parla molto nella Valle di Susa dove l’Italia vuole fare una linea ad alta velocità TAV e la Francia se paga l’Italia firma accordi per farla. Nello stesso tempo però ecco il piano B che passa in sordina. SNCF, l’alter ego di Trenitalia, ha ordinato 6 treni TGV che saranno impiegati sulla linea Parigi-Torino-Milano con questi nuovi treni, che saranno dotati di tecnologia ERTMS2, sarà possibile utilizzare la linea esistente trasformandola di fatto ad alta velocità, chiamiamola “alta velocità virtuale”. Non solo ma quei treni tra Torino e Milano porteranno il viaggio a 44 minuti invece di un’ora e mezza, si tratta di un investimento di circa 200 milioni di euro.

In Italia l’ad di Rfi Maurizio Gentile spiega l’alta velocità virtuale: tutta tecnologia e pochissimo, quasi nulla, cemento. “Alla base ci sono 9 mila chilometri di fibra ottica lungo i binari. Con la fibra e le nuove tecnologie di segnalamento e gestione del traffico possiamo ora controllare praticamente tutta la rete da pochi punti e questo consente di far andare i treni più veloci e di farne viaggiare molti di più” . Tra due anni per andare in treno da Salerno a Reggio Calabria ci vorranno 50 minuti di meno: al posto delle 3 ore e 35 del più veloce dei Frecciabianca di oggi ci vorranno 2 ore e tre quarti, solo ritoccando la linea esistente.

pendolino

Un salto di qualità tecnico che pensiona l’alta velocità TAV. Prima togliere i passaggi a livello e poi i semafori grazie alla digitalizzazione, la segnalazione in tempo reale guida il treno che non è più guidato dai macchinisti, eliminazione dei tempi morti e della reattività umana. “Sulla rete ad alta velocità esistente i Frecciarossa e Italo si susseguono a distanza di pochi minuti” questo è dovuto al sistema digitale che è presente nell’infrastruttura. Portare questo sistema sulle linee normali è quindi la soluzione, si aumentano il numero di treni ma anche la velocità massima. Oggi sulla rete nazionale si raggiunge al massimo i 180 chilometri orari, con il sistema di digitalizzazione TAV applicato gli stessi treni potranno arrivare fino a 250 .

44 miliardi di euro è il debito alla fine del mese di giugno 2016 di SNFC. Le decisioni adottate nell’ambito dei cinque anni precedenti della gestione Sarkozy e la volontà di cofinanziare quattro Linee Grand Vitesse con 5 miliardi di euro innalzerebbero ancora il debito di SNFC. Oggi “il sistema previsto dal governo esclude qualsiasi partecipazione di rete SNCF in progetti di nuove linee”, ha detto il Segretario di Stato, Alain Vidal.

“Si può concludere – suggeriscono gli oppositori No TAV  del Presidio Europa – che con queste premesse lo stato francese percorrendo un investimento di 200 milioni di euro per la sostituzione dei treni datati degli anni ’90, percorrerà la tratta Parigi-Milano in 5 ore e 15′ contro le annunciate 4 ore e 14′ del TAV (nuova linee e tunnel di base). Un risparmio enorme, la valutazione di tutto il progetto per raggiungere il tempo minimo di viaggio di 4 ore e 14′ è della Direzione del Tesoro francese: 26,1 miliardi di euro”.

Il capo di gabinetto al ministero delle Infrastrutture e braccio destro di Delrio, Mauro Bonaretti spiega “Tecnologie enbedded e standard devono essere alla base di ogni nuovo investimento infrastrutturale: dalle ferrovie agli aeroporti e ai porti. Porteranno risparmi di costi: basta pensare che con il solo intervento tecnologico sulla Battipaglia-Reggio Calabria si risparmiano 50 minuti, mentre con un ipotetico quadruplicamento solo una decina di più”. Sistemi Scmt e Ertms linee fino a 250 chilometri orari e interoperabilità con le altre reti europee vedranno tempi ridotti e potranno portare sul treno nuovo traffico conquistato al trasporto aereo e alla gomma. Dall’articolo un po datato del 2015 di Repubblica Economia, “ci crede Trenitalia ma ci crede anche il suo concorrente. Proprio tre settimane fa l’ad di Ntv Flavio Cattaneo ha siglato con Pierre-Louis Bertina, presidente e ad di Alstom Ferroviaria un contratto del valore complessivo di 460 milioni, che comprende l’acquisto di 8 treni Pendolino più 20 anni di manutenzione. Sono treni che viaggiano fino ai 250 all’ora”.

Verranno fatti anche degli interventi rimodernativi sulla linea verso ovest con la Francia, addio alta velocità TAV, un altro sistema per andare veloci c’è già e se ne parla almeno dal 2015. Lo stesso pendolino, storico mezzo delle Ferrovie italiane, creato nel 1988 per collegare Milano e Roma, fu una rivoluzione per gli utenti. Soppiantato poi dall’alta velocità, oggi tornerebbe utile.

VR 31.10.16