No Triv. Il progetto Tempa Rossa. Il petrolio val bene un parco nazionale

Quaranta progetti presentati da Eni, Shell, Total, Edison Enel, ma Total punta ai Parchi nazionali.

Tempa rossa

di Massimo Bonato

Tra i grandi gruppi industriali (Eni, Shell, Total, Edison Enel) che hanno presentato 40 progetti per esplorare e perforare la Basilicata alla ricerca estrattiva di idrocarburi, il Progetto Tampa Rossa preoccupa particolarmente, per diversi motivi. Ne è nato un comitato, in seno alla recente movimentazione No Triv, il comitato Stop Tempa Rossa, composto tanto di cittadini lucani tanto pugliesi. La sorte che condividono deriva dall’estrazione di petrolio in Basilicata, che verrebbe però raffinato nella raffineria Eni di Taranto. Eni che comunica con nonchalance che la lavorazione inciderà del 12% sulle immissioni industriali già presenti nell’area, su cui insistono gravosamente già la ben nota Ilva e la Cementir.

Ma il progetto Tempa Rossa si svilupperà oltretutto a cavallo di due parchi naturali: il Parco regionale di Gallipoli Cognato e il Parco nazionale del Pollino. Un progetto che “si estende su un territorio geologico segnato da una sismicità non trascurabile e una rete idrogeologica complessa. A queste particolarità si aggiunge un patrimonio archeologico di primo piano”. E questo è quanto scrive la Total stessa, la quale prevede di cavare dal sottosuolo 50.000 barili di greggio al giorno, 230.000 m³ di gas naturale, 240 tonnellate di GPL e 80 tonnellate di zolfo.

Così la Basilicata e parte della Puglia verranno trivellate in lungo e in largo con sovraccarico delle imissioni per Taranto, per questo specifico progetto; ma ciò che si aggiunge alle preoccupazioni è che anche lo Jonio si trasformi in un crocevia di petroliere, oltreché punteggiato di piattaforme petrolifere.

Considerando la recente inchiesta aperta da Procura e Guardia di Finanza di Potenza sui reflui  rilasciati dalla raffineria di Viaggiano, lucani e pugliesi che si ritrovano in piazza a protestare hanno ben più di un motivo per chiedere lumi sul proprio futuro e sul futuro della propria terra. E lottare per essi.

M.B. 05.12.14

Fonte: olambientalista; communianet