No Tav Trentino, ad Acquaviva non si scherza

Lo vogliano fare, ad Acquaviva vogliamo bloccare il Tav.

di Valsusa Report

Una riunione sobria quella di Acquaviva, ha radunato tutti gli acquirenti dei terreni di presidio al blocco dell’opera Tav. In 700 persone hanno acquistato in condivisione indivisibile la proprietà del fazzoletto di terra su cui ora sorgerà il presidio permanente. Proprio questo il motivo della decisione di riunirsi dopo che qualche mese fa erano comparse le prime trivelle, a Marco di Rovereto il 16 e il 17 ottobre 2014.

Un altro pezzo d’Italia che si aggiunge alla storica Valsusa ma che si affaccia ai cugini vicini del Bresciano e Veneto e a quelli più lontani di Firenze e Terzo Valico. Insomma un’opera che inizia ad avere una maggioranza di consensi sul solo 40% di voti di quel 45% di votanti delle ultime elezioni, forse. Una maggioranza sulla carta di palazzo, che conclude l’iter di approvazione solo sui giornali, ma che non ha mai un progetto definitivo; in Valsusa non c’è il progetto definitivo, nel Bresciano non c’è lo studio Via e il progetto definitivo, nel Veneto studiano ancora gallerie e con quattro stazioni non si può parlare di alta velocità date le accellerazioni e decellerazioni, non parliamo del terzo valico che con il susseguirsi di gallerie viaggerebbe a 120 km/h fino in Piemonte inoltrato.

Dunque una nuova battaglia si affaccia al Ministero più contestato della storia italiana, dalla riunione in Trentino a Rovereto veniamo a connoscenza dei soliti modi di arroganza cantieristica “sono stati proprio i carotaggi, condotti con metodi poco trasparenti e inizialmente senza nemmeno informare le autorità comunali, a far crescere il fronte di oppositori del Tav. Un fronte che adesso conta centinaia e centinaia di sostenitori, di tutte le età, di tutti gli schieramenti e colori politici”, si legge su Il Fatto del Trentino.

Acquaviva di Mattarello al presidio No Tav si festeggia anche la nascita del soccorso e avvistamento delle trivelle, un servizio con tanto di numero reperibile, una versione più organizzata delle precedenti manifestazioni, che solo in quelle al ponte di via Stazione e al CRM è riuscita a fermare i lavori.
V.R. 26.2.15