No Tav. Processo terrorismo. Udienza veloce in attesa del 14 novembre

Avanzata la richiesta di trasferire al carcere di Alessandria il giovane Claudio Alberto, da due mesi in carcere a Torino, in isolamento.

di Gabriella Tittonel

È durata circa mezz’ora l’udienza di oggi al processo del compressore in aula bunker, che ha visto per la difesa gli avvocati Novaro e Losco e i Pm Padalino e Rinaudo, accompagnati da alcuni avvocati e legali per l’accusa. Presenti in questa occasione, mentre sempre rigorosamente assenti nelle ultime udienze del “processone” ai 53 No Tav, evitando così di ascoltare le arringhe degli avvocati della difesa, estremamente illuminanti sui fatti accaduti nel 2011. E che permettono di collocare la questione del Tav valsusino nelle sue giuste prospettive anche future.

Due fatti a margine dell’udienza, ma certamente non marginali per comprendere il mondo carcerario? Il primo è stata la richiesta dell’avvocato Novaro di trasferire al carcere di Alessandria  il giovane Claudio Alberto, da due mesi in carcere a Torino, in isolamento, solo in cella. Richiesta fatta per dare la possibilità al giovane di poter risiedere nello stesso carcere di Mattia e Nicco ed uscire quindi di fatto dal sistema di isolamento. “Prenderò nuovamente contatto con il ministero di Giustizia” questo quanto sottolineato dall’avvocato della difesa.

Vi è poi stata la richiesta, in aula, fatta alle guardie carcerarie da parte dei detenuti, di poter conferire con i propri avvocati. Richiesta inattesa fintanto che, utilizzando un tono di voce più alto, gli avvocati stessi si sono resi conto di quanto stava avvenendo. Piccola cosa parrebbe questa, una virgola, breve, fra tante  questioni che stanno andando verso le battute finali. Ma sono proprio virgole come questa che danno l’esatta percezione di come si muova questo mondo altro dove si vuole amministrare la giustizia. Con esiti buoni, meno buoni, incerti. E a volte discutibili, con buona pace di tutti. Sarà sempre così fintanto che non si metterà al centro la persona, con la sua storia, i suoi desideri, i suoi sbagli, la sua dignità di essere vivente che sta camminando attraverso la vita.

G.T. 06.11.14