No Tav. Inizio d’anno a caratteri cubitali

Urla del nuovo anno che campeggiano su muri e striscioni. Urla in solidarietà a nuove, gravi accuse, e per ribadire vecchie , forti ragioni.

di Massimo Bonato

L’ultima bottiglia di spumante è stata da poco stappata che al ponte festivo si sostituisce ben altro ponte. Quello della solidarietà con gli ultimi arrestati, che dal 9 dicembre sono in carcere. Scotta l’accusa di terrorismo addossata a Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò, per i fatti del 13, 14 maggio scorso in val Clarea. Anche perché tanto più viene chiesto al movimento No Tav di rassegnarsi alla irreversibile volontà delle lobbies, tanto più si è disposti ad alzare i toni nelle aule dei tribunali e nelle redazioni delle testate che fanno eco ai poteri forti.

NEWS_105169Così compaiono invettive murarie contro il Pm Padalino, che per i quotidiani diventano “minacce”. Viene srotolato dalla Mole, simbolo di Torino, uno striscione che recita “Lo Stato Tav-velena, tutti liberi”, che accompagna un breve comunicato apparso tra le pagine del sito Tuttosquat: “Conoscendo le gravi accuse per cui Chiara, Nico, Mattia e Claudio sono stati arrestati, vogliamo cercare di portare loro la massima solidarietà per far sentire loro che fuori da quelle mura che spezzano vite, c’è sempre gente che gioiosamente combatte contro tutte le forme di autorità e oppressione, per l’autogestione e la libertà”.

1488658_409148825888114_507581164_nE a Bussoleno, su un traliccio in regione Fussulmagna, campeggia un visibile “Tav = Mafia”, conciso, per riassumere a chi passa quale siano in fondo le ragioni di una lotta dalle tante sfaccettature, tutte parimenti gravi.

Grida da muri, alla città di Torino, alla Valle e a chi passa di lì.

Intanto per Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò l’udienza del riesame si terrà a porte chiuse giovedì 9 gennaio alle 12.30 al Tribunale di Torino.

Massimo Bonato 08.01.14