
Nasce il sito di Genuino Valsusino, ossia la declinazione valligiana del nazionale Genuino Clandestino.
Genuino Valsusino nasce come gruppo di produttori, artigiani e consum-attori nel 2013. Propone sul territorio valsusino, ma non solo, un mercato di prodotti locali non tanto finalizzato alla vendita quanto alla crescita individuale e alla presa di coscienza di chi vi partecipa, che esso si trovi al di qua o al di là del banco. Durante i mercati infatti si presentano libri, si fanno laboratori, si fa musica, arte, insomma si fa cultura…
Aderendo a Genuino Clandestino questo gruppo valligiano porta avanti una campagna che mira a:
- Costruire comunità territoriali che pratichino una democrazia assembleare e che definiscaono le proprie regole attraverso scelte partecipate e condivise, i sistemi di garanzia partecipata sono lo strumento fondamentale per tessere relazioni fra città e campagna e sperimentare reti economiche alternative;
- Sostenere e diffondere le agricolture contadine che tutelano la salute della terra, dell’ambiente e degli esseri viventi, che riducono al minimo l’emissione di gas serra, lo spreco d’acqua e la produzione di rifiuti, e che eliminano lo sfruttamento della manodopera;
- Praticare, all’interno dei circuiti di economia locale, la trasparenza nella realizzazione e nella distribuzione del cibo attraverso l’autocontrollo partecipato, che svincoli i contadini dall’agribusiness e dai sistemi ufficiali di certificazione, e che renda localmente visibili le loro responsabilità ambientali e di costruzione del prezzo;
- Sostenere attraverso pratiche politiche (come i mercatini di vendita diretta ed i gruppi di acquisto) il principio di autodeterminazione alimentare ovvero il diritto ad un cibo genuino, economicamente accessibile e che provenga dalle terre che ci ospitano;
- Salvaguardare il patrimonio agro alimentare arrestando il processo di estinzione della biodiversità e di appiattimento monoculturale;
- Sostenere percorsi pratici di “accesso alla terra” che rivendichino la terra “bene comune” come diritto a coltivare e produrre cibo; sostenere esperienze di ritorno alla terra come scelta di vita e strumento di azione politica;
- Sostenere e diffondere scelte e pratiche cittadine di resistenza al sistema dominante;
- Sostenere le comunità locali in lotta contro la distruzione del loro ambiente di vita.