
di Daniela Giuffrida
Niente Centro di ricerca di eccellenza sullo studio dei campi elettromagnetici e sui loro effetti in Sicilia, i cittadini di Niscemi che attendono con apprensione e fastidio la messa in funzione delle tre parabole del Muos, possono stare sereni, nessun danno psicologico per loro e per i loro figli.
Questo quanto sostanzialmente è emerso durante la seduta svoltasi oggi nell’aula del Senato e che ha visto l’approvazione delle mozioni presentate da PD e PI e GAL, mentre sono state respinte le mozioni di M5S e SEL.
Erano state tre le proposte di risoluzione presentate alla Commissione Ambiente e Salute del Senato sul Muos di Niscemi dai senatori che avevano presenziato alle audizioni a Caltanissetta e Roma del 21/24 marzo, la prima a firma dei relatori, Manuela Granaiola (Pd) e Aldo Di Biagio (Scelta Civica); la seconda a firma del senatore Antonio Compagnone (Grandi Autonomie e Libertà); la terza a firma di Paola Nugnes (M5S).
I tre documenti sono stati esaminati dai componenti della Commissione Ambiente ed oggi, finalmente la discussione in Senato delle mozioni a riguardo.
Nel documento finale, sono stati approvati quasi tutti i “punti” della mozione del senatore Compagnone e, ricordiamo che proprio dal senatore di GAL era arrivata l’unica delle tre proposte che aveva ottenuto il consenso degli attivisti dei Comitati No Muos.
Quindi, si all’istituzione di un tavolo, come richiesto da Compagnone “con tutti gli attori coinvolti (ISPRA, IIS, ARPA, Università, in rappresentanza della popolazione) che possa definire una metodologia condivisa e approdare a un risultato condiviso e quindi ad una corretta informazione e alle azioni consequenziali che saranno: a) se vi è acclarato rischio di nocività per la popolazione, non si attiverà il sistema MUOS; b) se cosi non dovesse risultare, allora il sistema potrebbe essere messo in funzione con il consequenziale monitoraggio continuo”.
Ma niente danno psicologico, per la popolazione di Niscemi, niente compensazioni come le aveva previste Compagnone, nella risoluzione dei relatori si parla di compensazioni non ben precisate “qualora venissero accertati danni materiali e immateriali alla popolazione”, Compagnone nella sua mozione era stato chiaro: ”[…] noi riteniamo che i danni vi sono già stati sia sulla salute, come è acclarato, sia sulla produzione agricola che sull’ambiente (ricordiamo che il MUOS insiste in una riserva naturale) e quindi riteniamo che la compensazione sia già dovuta e non riteniamo possano essere le solite assistenze che si danno al Meridione, ma, invece la realizzazione di un Centro di ricerca di eccellenza sullo studio dei campi elettromagnetici e sui loro effetti perché la Sicilia non può essere solo la terra dei petrolchimici, delle raffinerie di petrolio, dei termovalorizzatori, dei rigassificatori e di tutte le porcherie di questo mondo, con lo pseudo-miraggio di un ipotetico sviluppo che non ci è stato e non ci sarà mai, se non per le tasche di chi questi investimenti fa e che tentano di trasformare una terra bellissima in una pattumiera”.
D.G. 19.06.14