Muos: i giochi non sono finiti!

Grande giornata di lotta oggi per il popolo dei No Muos: se qualcuno pensava che i giochi fossero chiusi, si sbagliava di grosso.

di Daniela Giuffrida.

Mentre a Gela si decide la pena da infliggere (sono stati chiesti 8 mesi di reclusione dal pm Gesualda Perspicace) al pacifista Turi Vaccaro, accusato di resistenza a pubblico ufficiale e di lesioni che avrebbe provocato agli agenti di polizia, durante la manifestazione avvenuta nel 2013, contro lo sbarco degli alleati in Sicilia (inutile ricordare che il pacifista è solito “istigare” gli animi alla violenza con il suo flauto); le “Mamme No MUOS” di Caltagirone, unitamente al loro difensore Avv. Goffredo D’Antona hanno presentato querela alla Procura della Repubblica di Caltagirone, da inoltrare alla Procura di Palermo, nei confronti dei proff. Luigi Zanforlin e Patrizia Livreri per il reato, qualora configurabile, di falso ideologico in omissione ex art. 483 c.p.

“Al centro della vicenda – riporta la testata on line “L’Urlo” – il parere che i proff. Zanforlin e Livreri presentavano nel marzo del 2011 all’allora Presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo, parere su carta intestata dell’Università di Palermo, sul rischio per la salute della popolazione di Niscemi ove si affermava che il sistema di trasmissione MUOS situato a Niscemi non comportava condizioni di rischio per la salute dell’uomo; parere al quale sarebbe susseguito protocollo di intesa tra Regione e Ministero della Difesa e tutte le autorizzazioni al sistema MUOS.” Quel parere però sembra omettesse dati e ne presentasse altri diversi da quelli reali, così come emerse durante la seduta congiunta di quarta e sesta commissione dell’ ARS, tenutasi il 5 febbraio 2013.

Ancora oggi, sono stati depositati al CGA per la Regione Siciliana, sia la relazione finale dei CCTTPP che la memoria conclusiva dei legali “No Muos” in vista dell’udienza prevista per il prossimo 25 febbraio.

Nella relazione di 80 pagine dei Consulenti di parte (Eugenio Cottone per Legambiente, Fiorenzo Marinelli per il WWF, Massimo Coraddu per un gruppo di cittadini e attivisti del Coordinamento Regionale dei Comitati No Muos, Alberto Lombardo per il Comune di Gela, Cirino Strano per il Movimento No Muos Sicilia e Massimo Zucchetti per i comuni di Niscemi e Vittoria) che nella redazione della loro relazione finale si sono avvalsi della collaborazione di altri eminenti studiosi, sono contenute tutte le osservazioni sulla “Relazione Verificazione Impianto Muos” stilata dal Collegio di Verificatori, voluti dal CGARS con la sentenza non definitiva del 3 settembre 2015. Osservazioni “comuni e condivise” dalla totalità degli studiosi i quali, utilizzando ognuno la propria competenza specifica, hanno approfondito e illustrato tutti gli aspetti della questione Muos.

La relazione dei CCTTPP, nei limiti imposti dai tempi brevissimi e da difficoltà oggettive sorte in merito alla Verificazione (non avvenuta come previsto dalla sentenza del 3 settembre), dovrebbe comunque servire a chiarire ulteriori dubbi, qualora ne sussistessero ancora, nei giudici amministrativi.

Infine, dicevamo, è stata depositata anche la “memoria conclusiva” dei legali che difendono in giudizio, “nel nome e per conto” delle Associazioni, dei Movimenti e dei singoli cittadini niscemesi, la causa contro il Muos.

Di seguito il testo integrale della Memoria:

CONSIGLIO DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA PER LA REGIONE SICILIA  IN SEDE GIURISDIZIONALE – PALERMO

MEMORIA AUTORIZZATA

Gli odierni deducenti, con le presenti memorie, insistono in tutte le difese ed eccezioni già spiegate ed argomentate nei precedenti atti difensivi, in particolare facendo seguito alle eccezioni e deduzioni sollevate nella memoria depositata il 26.01.2016, che qui si intende integralmente riportata, si specifica ed evidenzia quanto segue.

La relazione definitiva depositata dal collegio dei verificatori non può essere posta a base di una decisione nel merito, in quanto viziata nel metodo e nel merito delle risultanze in essa contenute.

Oltre all’evidente mancanza di terzietà della composizione del Collegio, tre dei quali di nomina ministeriale, come già ampiamente esposto nella memoria del 26.01.2016, si fa rilevare la carenza all’interno dello stesso collegio di tutte le professionalità necessarie a sviluppare una completa verificazione che potesse rispondere ai quesiti posti dal Collegio giudicante.

Il metodo seguito dai Verificatori, inoltre, non è stato rispondente al mandato del CGA posto che quanto risulta dalla relazione finale non è il prodotto di quanto appurato dai verificatori all’esito di misurazione in loco dei campi elettromagnetici irradiati contemporaneamente ed alla “massima potenza” dai sistemi MUOS, NTRF ed LF, nelle condizioni di effettivo funzionamento – come richiesto dal Collegio Giudicante – bensì l’esito di quanto è risultato dall’esame della documentazione fornita ai Verificatori dall’Ambasciata degli Stati Uniti d’America lo scorso 12.01.2016, soggetto quest’ultimo tutt’altro che terzo nella vicenda in oggetto; la suddetta verificazione è stata fondata sull’esito di misurazioni effettuate dall’ISPRA nel 2013, sui sistemi NRTF in banda HF e LF e quelle effettuate dall’ARPA Sicilia nel giugno 2014, anch’essi soggetti non terzi nella vicenda in oggetto, in quanto organi della Regione Siciliana, parte del processo.

Già le suddette carenze di terzietà del collegio dei Verificatori e il metodo seguito nei lavori di verificazione, non rispettosi del mandato del CGA, dovrebbero portare il collegio a considerare tamquam non esset le risultanze della Verificazione e quindi rigettare l’appello proposto in parte qua.

Ma v’è di più. Segue ... articolo completo qui.

(D.G. 17.02.16)

Fonte:

http://www.lurlo.info/it/le-mamme-no-muos-depositano-esposto-alla-procura-della-repubblica/