MOSE al Tribunale Permanente dei Popoli

I grandi progetti che portano alle grandi opere, fotocopie di oltraggi e denunce in tutto il paese, di qui la richiesta al TPP di occuparsi della parola inascoltata delle popolazioni locali.

di Valsusa Report

L’associazione AmbienteVenezia è stata presente a Torino alla cerimonia di apertura del Tribunale Permanente dei Popoli in una sessione dedicata ai diritti fondamentali, alla partecipazione delle comunità locali e grandi opere (Dal Tav all’Europa). Sessione che si è tenuta nell’aula magna della Cavallerizza Reale, aula universitaria di Torino. La delegazione ha consegnato un esposto sul Progetto MOSE in fase di Realizzazione nella Laguna di Venezia e contestualmentemose11 ottenere una sessione veneziana del tribunale.

Si legge nell’esposto “Il tema oggetto del possibile presente esposto riguarda la costruzione di una grande opera per difendere Venezia dalle acque alte eccezionali denominata MOSE.  Essa si inquadra nel rapporto che Venezia ha con le acque alte che la inondano periodicamente ed il cui fenomeno ha assunto rilevanza nazionale ed internazionale dopo che una catastrofica mareggiata avvenuta nel novembre 1966 ha completamente sommerso Venezia e gli altri centri lagunari con una marea eccezionale di 1,94 cm. s.m.m.” un’altra storia di normale isolamento mediatico e di parola basti pensare che contro questa grande opera lottano la maggioranza dei cittadini lagunari e tutte le associazioni ambientaliste urlando a gran voce di non essere stati rispettati nei loro diritti fondamentali.

mose10Il MOSE tratta di 4 schiere di paratoie a ventola a spinta di galleggiamento, oscillante ed a scomparsa; paratoie che normalmente restano sul fondo piene d’acqua; in caso delle alte maree eccezionali vengono sollevate, immettendo aria compressa, fino a farle emergere in modo da isolare temporaneamente la laguna dal mare. In assurdo anche qui l’opera risulterebbe inutile perchè “non sono mai state fatte le preliminari sperimentazioni in scala reale per riportare le bocche di porto alle configurazioni che avevano in passato, e ridurre quindi gli scambi mareali tra mare e laguna” come dichiara l’associzione ambientalista. L’assurdo arriva con la notizia che stati come l’Olanda lo hanno rifiutato e cassato come inservibile, mah saremo più furbi in Italia, chi lo sa.

V.R. 15.3.15