Meana di Susa: treno merci bloccato in galleria causa incendio

Treno merci bloccato a Meana di Susa causa incendio al sistema frenante.

di Redazione.

Meana di Susa incidente ferroviario un treno merci è bloccato sulla linea che va verso Torino causa un principio di incendio dei freni di alcuni vagoni.

Intervenuti i mezzi dei Vigili del Fuoco, la Polizia e la Croce Rossa. La linea è bloccata nei due sensi, i vagoni contenevano acido e sono scattati gli allarmi con intervento del nucleo NBCR dei Vigili del Fuoco. Non sembrano esserci dispersioni ma le verifiche sono ancora in corso.

I macchinisti si sono accorti del problema e hanno bloccato il treno provvedendo prontamente a spegnere l’inizio di incendio con gli estintori. La galleria si è comunque riempita di un denso fumo. L’intervento ha evitato danni gravi ai vagoni.

Bisogna ricordare, ha dichiarato Nicoletta Dosio venuta al corrente della notizia,  che con il piano Necci tutte le ferrovie sono state privatizzate, il piano prevedeva la chiusura delle stazioni, la chiusura delle officine ferroviarie. Contemplata e voluta la privatizzazione delle squadre di lavoro e chiusura del polo ferroviario di Bussoleno con la sua officina, “privatizzazione vuol dire non dare più sicurezza ai viaggiatori e gli eventuali incidenti in quel piano venivano monetizzati tramite le assicurazioni”.

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Inoltre c’è stato un taglio di 11000 km di ferrovie e gli investimenti sono stati dirottati sull’Alta Velocità. Sono stati soppressi, ricorda la Dosio,  “1000 ferrovieri in carico a bussoleno, il carro soccorso di seconda classe per incidenti e la scuola nazionale macchinisti. Le bretelle sono state sostituite con corse pullman abolendo i mensili trasformati in abbonamenti più cari e su gomma”.

Torna alla mente la mancata manutenzione, probabile causa del disatro di Viareggio e i mancati investimenti sulle linee pendolari come quella di Andria-Corato ultimamente nota alle cronache per il tragico incidente.

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In Valsusa al responsabile della manutenzione binari, è stata assegnata la gestione, oltre la linea di Torino, quella di Pinerolo e la Val Pellice; in questo modo, gli operai sulla linea valsusina vanno avanti a spese proprie e non riescono a coprire tutti gli interventi necessari.